IL PANDEMONIO

Chi potrà negare: essere questa Italia un pandemonio?

Eppure! ove si trova un paese più favorito dalla natura: con un cielo unico, un clima stupendo, produzioni variatissime ed eccellenti, popolazioni vivaci e d’intelligenza non superata da altri popoli, soldati che sarebbero senza dubbio i primi del mondo, se fossero ben diretti, marinari non secondi a nessuno?

E tutti questi vantaggi, tutti questi favori della natura sono annientati dalla connivenza, dal mutuo accordo de’ preti con un pessimo governo.

Voi trovate miseria, ignoranza e debolezza, umiliazione allo straniero ove dovreste trovare abbondanza, sapienza, forza e fronte alta contro ai prepotenti.

Un governo avvilito, impopolare, invece di organizzare un esercito nazionale che potrebbe stare a fronte dei primi eserciti del mondo si contenta, agglomerando carabinieri, a guardie di sicurezza e di finanza di ridurre l’arte di governo a sprecare il denaro della nazione in spaventose spese segrete.

Una marina che potrebbe gareggiare colle più floride è ridotta al punto da far compassione per non volerla mettere in mano a gente onesta e capace.

E Marina ed Esercito se ne udite gli ufficiali: non sono capaci a far la guerra a chicchessia e solo si adoprano a reprimere le aspirazioni nazionali, ad appoggiare gli atti repressivi e liberticidi del governo.

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