Feriti gravemente

Vittorio Richieri — di Nizza — sargento — Una tremenda ferita di palla in un ginocchio — per cui vi si doveva amputare la gamba — ed una non men lieve sciabolata in una mano — Valse alla guarigione, l'imperturbabile suo coraggio -

Callegari — Bergamasco — sargento — La ferita la più straordinaria ch'io m'abbia veduto — egli toccò nel ventre — Ebbe gl'intestini forati — ed operò le funzioni naturali, per quattordici giorni, dagli orifizi delle ferite non dai naturali — Il di lui straordinario stoïcismo — certamente — influì moltissimo la miracolosa sua guarigione -

Marrocchetti Giuseppe — Capitano — ferito di palla in una coscia al principio della pugna — in S. Antonio -

Casanna — Ligure — Capitano — ferito di palla in una coscia al principio della pugna — in S. Antonio -

Sacchi — pavese — 1º Tenente, oggi generale — ferito di palla nel principio della pugna in S. Antonio -

Ramorino — piemontese — 2º Tenente — ferito di palla in S. Antonio -

Rodi — Piemontese — 2º Tenente ferito di palla nella testa, in S. Antonio -

Amero, detto Graffigna, da Costigliuole d'Asti, 2º Tenente, ferito di palla in S. Antonio -

Zaccarello, il minor fratello — Ligure — ferito di palla in S. Antonio.

Beruti G. Batt. — Ligure Capitano — ferito di palla in S. Antonio -

Paggi Natale — Ufficiale Ligure — ferito di palla in un combattimento nel fiume Uruguay -

Pateta — Ligure, ferito di palla e di sciabolate in S. Antonio -

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Gismondi — Ligure — ferito da sciabolate, e lanciate in S. Antonio -

Ferrandin — Ligure — giovinotto di quattordici anni ebbe, traversato il petto da una palla sotto Montevideo -

Juancito Otero — Gallego — ajutante in S. Antonio — moriva nel Rio della plata — da prode — in combattimento di mare -

Josè Maria Villega — comandava la poca cavalleria che ci rimase, dopo la fuga di Baez in S. Antonio — e combattè da prode -

Avrei tenuto come dovere sacro: il ricordare i nomi tutti, di quei valorosi Italiani — che tanto bella, e venerata resero la nostra patria in quelle lontane contrade — e per cui l'Italiano che approda oggi in quella importantissima parte del nuovo mondo — è considerato quasi cittadino dai buoni — e rispettatto da coloro, che sogliono veder un nemico in ogni straniero -

Nel giornale della Legione Italiana, tenuto da Anzani, e che non saprei ritrovare oggi — vi sono certamente i nomi, e le gesta di quei prodi — Io, consultando la povera mia memoria — ho potuto rammentare alcuni — ma il maggior numero certamente — mi è impossibile ricordarlo –

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