CAPITOLO XL. Jaguary.

Il Rio-negro sboccando in quel punto nell'Uruguay, forma varie isole assai estese, coperte di boschi, e di pascoli nei tempi ordinari — Nell'inverno poi, crescendo i fiumi colle pioggie, le allagano quasi intieramente — dimodocchè, pochi sono gli animali che vi ponno stanziare — e la maggior parte degli stessi traversano l'acqua — e passano sul continente — ove pure trovano pascoli richissimi — Così stesso, noi trovammo in quell'isole — assai vaccine per non diffettare di carne — e pure alcune giumenta selvaggie, e puledri -

Il maggior benefizio poi, fu quello di potervi sbarcare i pochi nostri cavalli, e ristorarli dal disagio della navigazione -

Oltre le isole suddette, verso levante, bagnato dal Rio-negro a mezzogiorno e dall'Uruguay a tramontana — havvi il Rincon de las gallinas (canto o gomito delle galline) — Cotale Rincon, è un pezzo di continente magnifico ed ubertoso — riunito al gran continente da un istmo. In quel territorio trovavansi numerosissimi animali d'ogni specie, senza eccettuarne i cavalli e perciò, era una delle predilette stazioni dei matreros -

Una delle prime mie cure, fu quella di marciare con parte della forza di sbarco, e stabilirsi sulla sponda del Rincon — da dove facendo partire in esplorazione il Vivorigna, col il compagno Miranda, a cavallo — non tardarono a ricomparire con vari dei matreri del luogo — Quei nuovi acquisti furono seguiti da altri, e d'allora in poi, potemmo sistemare un principio di cavalleria, che progredì a vista d'occhio -

Colla cavalleria ebbimo in abbondanza della carne — e quella notte stessa s'imprese un'operazione su d'una partita nemica — che ebbe il più felice risultato -

Un tenente Gallegos, partito con noi da Montevideo, fu incaricato dell'impresa — Egli sorprese i nemici in numero [131] di ventina, e pochi poterono scaparsi — ne trasse sei prigionieri de' quali, alcuni feriti — Cotesto nostro ufficiale, era d'un valore brillante — ma sventuratamente troppo sanguinario. Quel fatto ci valse alcuni eccellenti cavalli — interessantissimi nella situazione nostra -

Il sistema adottatto dal nemico d'internare gli abitanti del littorale, per toglierli dalle comunicazioni nostre — ci fece giungere gran parte di quelli infelici — a cui noi offrimmo l'isola maggiore come domicilio — e passammo nella stessa, una buona quantità di bestiame per alimentarli — massime alcune bande di pecore -

La spedizione andava prendendo incremento di numero e d'importanza, aumentata vieppiù dalla venuta del nostro Juan de la Cruz tra noi — Individuo, che con Mundell — meritavano il titolo di principi dei matreros e la di cui scoperta, merita d'esser menzionata -

I matreros del Rincon mi diedero notizie: che Juan de la Cruz, alla testa di varie partite de' suoi, aveva — giorni prima — battute altre partite nemiche, ma che poi soperchiato dal numero — era stato obligato di sciogliere la sua gente — ed inselvarsi solo nei boschi più folti; quindi abbandonare il suo cavallo — e con una leggerissima canoa — vagare per le isole dell'Uruguay, le più recondite; oggetto della maggior vigilanza del nemico — il quale, dopo la battaglia dell'India Muerta, massimamente, non essendovi più corpi nostri di cavalleria nella campagna, impiegava ogni sforzo, per preseguire i matreros che non volevan sapere del suo governo -

In tali strette circostanze trovavasi il nostro amico allora — quando mi fu suggerito di mandare alla di lui ricerca.

Incaricai quindi, un comandante Saldaña — vecchio amico di Juan de la Cruz, con alguni matreros, in un palischermo nostro, per trovare il di lui nascondiglio e condurlo nosco -

La comitiva sortì con esito fortunato; e dopo alcuni giorni d'indagini incontrarono Juan de la Cruz, in un'isola, sopra un albero, e la di lui canoa nascosta in un cespuglio a piè dello stesso — essendo stata, in quei giorni, inondata l'isoletta — E lo incontrarono, certamente, pronto a rinselvarsi se gli investigatori fossero stati nemici — poichè dal posto suo, egli poteva scoprire chi lo cercava ad una distanza sufficiente per aver tempo di mettersi in salvo -

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Imparino i nostri giovani Italiani una lezione della vita, che siam chiamati a sostenere, quando vorremo veramente redimere la patria nostra — È una fatalità — ma pur vera! che l'indipendenza, e la libertà, debbasi acquistare a furia di disagi, di sacrifizio, e di coraggio -

Fu Juan de la Cruz, per noi, un prezioso acquisto — d'allora in poi, ebbimo con noi tutti i matreri dei contorni — ed una eccellente forza di cavalleria — senza di cui è impossibile nulla imprendere, in quei paesi essenzialmente cavallereschi.

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