Maurizio e Roberto
Maurizio – (prende il cappello, apre e fa per uscire mentre Trezzi emettendo un ah! di impazienza gli si para innanzi e vuole entrare).
Roberto – (entrando risolutamente) Finalmente! Scusa se ti ho disturbato nel più bello... forse, anzi certamente nel più bello...
Maurizio – Che cosa intendi dire?
Roberto – Due colombi, quando tubano, sono sempre nel più bello...
Maurizio – Ti proibisco di continuare su questo tono... E intanto è meglio che noi andiamo di là... Non abbiamo nulla da fare qui...
Roberto – Abbiamo invece molto da fare tutti due... E poi sto meglio qui... Dovendo parlare di cose scientifiche mi sento più in ambiente...
Maurizio – Non è il caso di scherzare, mi pare... Andiamo.
Roberto – Non scherzo per niente... Ho urgente bisogno di parlare da solo a solo con te e preferisco di rimanere qui, tanto più che tu preferisci di andare di là. Ci sarà la sua ragione. Senti... arrivano i francesi... Ho ricevuto questo telegramma... la cosa, come vedi, incalza e prevedo che non caverò un ragno dal buco senza la tua valida, preziosa, collaborazione.
Maurizio – Ancora?
Roberto – Come ancora? Ancora, ed ora più che mai... Perchè io, come sai, sono sull’orlo di due abissi, uno morale e l’altro più profondo: materiale... Tu mi devi salvare dall’uno e dall’altro... Taci un momento... in primis et ante omnia, dico bene?, come arrivano ti presento quei signori. Ad essi dirai che io ero nella più perfetta buona fede non solo, ma che anche le cose si mettono piuttosto benino... che presto, molto presto...
Maurizio – Ma tu sei pazzo...
Roberto – E perchè?
Maurizio – Ma chi ti autorizza a ritenermi capace di simile falsità?
Roberto – Ed allora, amico mio, cosa penserai di me quando ti dirò la seconda e non ultima parte del programma che ti affido?
Maurizio – Insomma...
Roberto – Tu devi ritornare alla carica col tuo padrone... Il quale deve finirla una buona volta con tutte queste chiacchiere filosofiche e rimettersi, con quella lena che lo distingue, a lavorare per concludere presto... C’è gloria e milioni per tutti. Io naturalmente mi accontento dei milioni.
Maurizio – Ma tu sai benissimo che il Maestro ha una sola parola e che una volta incamminato per la strada...
Roberto – Può essere, può essere... In questo caso ti affido una terza e ultima parte del programma. Tu sai tutto...
Maurizio – Cosa tutto?
Roberto – Hai lavorato sempre con lui, lo hai seguito fino agli esperimenti più recenti, conosci le ultime conclusioni. Sei sulla buona strada, insomma. Ecco, quello che non farà lui lo farai tu... Lasciamo finire... Tu puoi entrare qualche volta qua dentro e... (andando al tavolo del Maestro) ecco... (prendendo il foglio che poco prima il Maestro aveva mostrato al discepolo) qui c’è scritto qualche cosa di buono certamente per uno che sappia leggere in questi ghirigori... Tu sai leggere...
Maurizio – Non toccare!
Roberto – Ti è così cara la roba del Maestro? (deponendo il foglio) Non toccare... Bravo Maurizio.
Maurizio – Roberto, sei banale!
Roberto – Insomma tu ti devi impadronire di tutto quello che può essere utile... Mi intendi?
Maurizio – (contenendo la sua collera) Cioè rubare...
Roberto – Se ti piace definire... Rubare...
Maurizio – (che sta per essere sopraffatto dallo sdegno) La tua disperazione ti salva! A quest’ora ti assicuro che, se non mi tenesse la compassione che ho per la tua rovina, tu non parleresti più in simile modo e tanto meno continueresti a propormi simili infamie degne di un incosciente.
Roberto – (provocante) Benissimo. Dunque?
Maurizio – E hai ancora la spudoratezza...
Roberto – (sempre molto calmo) Senti, giovanotto. Ti consiglio di non insistere su questo tono... Guardami bene in faccia e domanda a te stesso se proprio un uomo come me può assumere verso un altro uomo sia pure come te certi atteggiamenti senza essere confortato da qualche buon argomento... Mi intendi? Guardami dunque lealmente, onestamente in faccia, tu, che hai paura del verbi rubare (lo guarda intensamente e non perde la sua tranquillità di spirito). Dunque?
Maurizio – Ma io non so cosa intendi dire... Solo ti prego... andiamo via... tronchiamo questa discussione...
Roberto – No... no... un momento... Non prima di aver stretto una buona e salda alleanza con te... adesso che so...
Maurizio – (agitato) Che cosa?...
Roberto – Adesso che so quali sono le tue aspirazioni... Adesso che so le ragioni vere di una certa tua stranezza... Adesso che tutto è chiaro...
Maurizio – Ma io continuo a non comprendere...
Roberto – Non credo, in ogni modo... se sarà il caso... ti farò spiegare da mia moglie... (lo guarda imbarazzandolo) la quale stamane è stata un miracolo di chiarezza... Su su, animo, caro, ho bisogno di tutta la tua energia...
Maurizio – Ma tu non sai...
Roberto – Io so che tu sarai molto lieto di aiutarmi: non per me che oramai sono un uomo inutile per te... almeno per Elena...
Maurizio – (toccato) Che c’entra lei?
Roberto – C’entra moltissimo... Quando ti dico che mia moglie è stata un miracolo di chiarezza... E poi, poco fa, avete lungamente parlottato insieme... Non ho udito i vostri discorsi, ma, date le tue tendenze... matrimoniali... non era difficile...
Maurizio – (tentando di riscuotersi) Insomma...
Roberto – Insomma: se mi segui e mi obbedisci, bene: avrai la tua gloria, la sua donna... se pure ti piace ancora... perchè sei volubile... e i nostri milioni... ma sul serio... se no... Farò al tuo Maestro un discorso filosofico capace di sventrare in un modo addirittura osceno tutte le sue elucubrazioni...