Scena II

Martuccia, ed Angelica.

Angelica :        Sventurata ch'io sono!

Martuccia :        Quello è certamente vostro zio! Non ve l'aveva io detto?

Angelica :        Vado.

Martuccia :        No, anzi restate, ed apritegli il vostro cuore.

Angelica :        Io lo temo come il fuoco.

Martuccia :        Via, via, coraggio. Egli è talvolta un poco caldo ma non è poi di cattivo cuore.

Angelica :        Voi siete la sua donna di governo. Avete credito presso di lui. Parlategli in mio favore.

Martuccia :        No; è necessario che gli parliate voi stessa. Al più, io potrei prevenirlo, e disporlo ad udirvi.

Angelica :        Sì, sì. Ditegli qualche cosa. Io gli parlerò dipoi. (vuole andarsene)

Martuccia :        Restate.

Angelica :        No, no, quando sarà tempo chiamatemi; io non sarà molto lontana. (parte)

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