Martuccia, ed Angelica.
Angelica : Sventurata ch'io sono!
Martuccia : Quello è certamente vostro zio! Non ve l'aveva io detto?
Angelica : Vado.
Martuccia : No, anzi restate, ed apritegli il vostro cuore.
Angelica : Io lo temo come il fuoco.
Martuccia : Via, via, coraggio. Egli è talvolta un poco caldo ma non è poi di cattivo cuore.
Angelica : Voi siete la sua donna di governo. Avete credito presso di lui. Parlategli in mio favore.
Martuccia : No; è necessario che gli parliate voi stessa. Al più, io potrei prevenirlo, e disporlo ad udirvi.
Angelica : Sì, sì. Ditegli qualche cosa. Io gli parlerò dipoi. (vuole andarsene)
Martuccia : Restate.
Angelica : No, no, quando sarà tempo chiamatemi; io non sarà molto lontana. (parte)