SCENA UNDICESIMA

Truffaldino, poi Beatrice con un foglio in mano.

TRUFFALDINO Manco mal che l'ha dito che me fazza dar da magnar; cusì andaremo d'accordo. Se nol vol magnar lu, che el lassa star. La mia complession no l'è fatta per dezunar. Voi metter via sta borsa, e po subito...

BEATRICE Ehi, Truffaldino!

TRUFFALDINO (Oh diavolo!).

BEATRICE Il signor Pantalone de' Bisognosi ti ha dato una borsa con cento ducati?

TRUFFALDINO Sior sì, el me l'ha dada.

BEATRICE E perché dunque non me la dai?

TRUFFALDINO Mo vienla a vussioria?

BEATRICE Se viene a me? Che cosa ti ha detto, quando ti ha dato la borsa?

TRUFFALDINO El m'ha dit che la daga al me padron.

BEATRICE Bene, il tuo padrone chi è?

TRUFFALDINO Vussioria.

BEATRICE E perché domandi dunque, se la borsa è mia?

TRUFFALDINO Donca la sarà soa.

BEATRICE Dov'è la borsa?

TRUFFALDINO Eccola qua (gli dà la borsa).

BEATRICE Sono giusti?

TRUFFALDINO Mi no li ho toccadi, signor.

BEATRICE (Li conterò poi).

TRUFFALDINO (Aveva fallà mi colla borsa; ma ho rimedià. Cossa dirà quell'altro? Se no i giera soi, nol dirà niente).

BEATRICE Vi è il padrone della locanda?

TRUFFALDINO El gh'è è, signor si.

BEATRICE Digli che avrò un amico a pranzo con me, che presto presto procuri di accrescer la tavola più che può.

TRUFFALDINO Come vorla restar servida? Quanti piatti comandela?

BEATRICE Il signor Pantalone de' Bisognosi non è uomo di gran soggezione. Digli che faccia cinque o sei piatti; qualche cosa di buono.

TRUFFALDINO Se remettela in mi?

BEATRICE Sì, ordina tu, fatti onore. Vado a prender l'amico, che è qui poco lontano; e quando torno, fa che sia preparato (in atto di partire).

TRUFFALDINO La vederà, come la sarà servida.

BEATRICE Tieni questo foglio, mettilo nel baule. Bada bene veh, che è una lettera di cambio di quattromila scudi.

TRUFFALDINO No la se dubita, la metterò via subito.

BEATRICE Fa' che sia tutto pronto. (Povero signor Pantalone, ha avuto la gran paura. Ha bisogno di essere divertito) (parte).

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