Donna Aurora e detti.
FIL. Moglie mia, queste dieci doppie a chi vanno?
GUGL. E queste di chi sono? (ciascheduno mostra la borsa)
AUR. (Che cosa ho da dire io?) Chi le ha, se le tenga.
FIL. Io non le voglio in questa maniera.
GUGL. Nemmeno io certamente.
AUR. Chi non le vuol, non le merita. Le prendo io. (E le restituirò a donna Livia). (leva la borsa di mano a don Filiberto e a don Guglielmo, e parte)