Scena sesta

Don Marzio, poi Ridolfo.

DON MARZIO Ridolfo.

RIDOLFO Signore.

DON MARZIO Se voi non sapete niente della ballerina, vi racconterò io.

RIDOLFO Io, per dirgliela, dei fatti degli altri non me ne curo molto.

DON MARZIO Ma sta bene saper qualche cosa per potersi regolare. Ella è protetta da quella buona lana del conte Leandro, ed egli, dai profitti della ballerina ricava il prezzo della sua protezione. Invece di spendere, mangia tutto a quella povera diavola; e per cagione di lui forse è costretta a fare quello che non farebbe. Oh che briccone!

RIDOLFO Ma, io son qui tutto il giorno, e posso attestare che in casa sua non vedo andare altri, che il conte Leandro.

DON MARZIO Ha la porta di dietro; pazzo, pazzo! Sempre flusso e riflusso. Ha la porta di dietro, pazzo!

RIDOLFO Io bado alla mia bottega, s'ella ha la porta di dietro, che importa a me? Io non vado a dar di naso a nessuno.

DON MARZIO Bestia! Così parli con un par mio? (s'alza)

RIDOLFO Le domando perdono, non si può dire una facezia?

DON MARZIO Dammi un bicchier di rosolio.

RIDOLFO (da sè) (Questa barzelletta mi costerà due soldi.) (fa cenno ai giovani, che dieno il rosolio)

DON MARZIO (Oh questa poi della ballerina voglio che tutti la sappiano.) (da sè)

RIDOLFO Servita del rosolio.

DON MARZIO Flusso e riflusso per la porta di dietro. (bevendo il rosolio)

RIDOLFO Ella starà male quando ha il flusso e riflusso per la porta di dietro.

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