Scena settima

Eugenio dalla bottega del giuoco, vestito da notte e stralunato, guardando il cielo e battendo i piedi; e detti.

DON MARZIO Schiavo, signor Eugenio.

EUGENIO Che ora è?

DON MARZIO Sedici ore sonate.

RIDOLFO E il suo orologio va bene.

EUGENIO Caffè!

RIDOLFO La servo, subito. (va in bottega)

DON MARZIO Amico, com'è andata?

EUGENIO Caffè! (non abbadando a Don Marzio)

RIDOLFO Subito. (di lontano)

DON MARZIO Avete perso? (ad Eugenio)

EUGENIO Caffè. (gridando forte)

DON MARZIO (Ho inteso, gli ha persi tutti.) (da sè, va a sedere)

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