Eugenio dalla bottega del giuoco, vestito da notte e stralunato, guardando il cielo e battendo i piedi; e detti.
DON MARZIO Schiavo, signor Eugenio.
EUGENIO Che ora è?
DON MARZIO Sedici ore sonate.
RIDOLFO E il suo orologio va bene.
EUGENIO Caffè!
RIDOLFO La servo, subito. (va in bottega)
DON MARZIO Amico, com'è andata?
EUGENIO Caffè! (non abbadando a Don Marzio)
RIDOLFO Subito. (di lontano)
DON MARZIO Avete perso? (ad Eugenio)
EUGENIO Caffè. (gridando forte)
DON MARZIO (Ho inteso, gli ha persi tutti.) (da sè, va a sedere)