Il Conte e detti.
Con. (sostenuto) Riverisco la signora Rosaura.
Ros. Addio, Conte. Sedete.
Con. Mi rallegro della bella conversazione.
Mil. Amico, avete fatto bene a venire. Io faceva morir di malinconia questa bella signora.
Con. Anzi l’averete molto ben divertita.
Mil. Sapete il mio naturale.
Ros. Marionette, con vostra permissione (s’alza e tira Marionette in disparte, e le parla piano) (Dirai ad Eleonora mia sorella che venga qui; e fà che si ponga a sedere presso a Milord. Vorrei che la cosa finisse bene.)
(Marionette parte)
Con. Non mi credevo così di buon’ora trovarvi in conversazione; si vede che siete di buon gusto.
Ros. Milord ha voluto favorirmi di venire a bere la cioccolata da me.
Con. Eh sì, siete generosa con tutti.
Ros. Conte, voi mi offendete.
Mil. (Costui è geloso come una bestia.)
Con. (ironico) Veramente non si può negare che Milord non abbia tutte le amabili qualità desiderabili in un cavaliere.
Mil. (Sono annoiato).