SCENA DECIMA

Camera in casa del signor Filippo.

Filippo e Fulgenzio.

FILIPPO:        Per me, vi dico, son contentissimo. Il signor Leonardo è un giovane proprio, civile, di buona nascita, ed ha qualche cosa del suo. È vero che gli piace a spendere, e specialmente in campagna, ma si regolerà.

FULGENZIO:        Eh! per questa parte, non avete occasion di rimproverarlo.

FILIPPO:        Volete dire, perché faccio lo stesso anch'io? Ma vi è qualche differenza da lui a me.

FULGENZIO:        Basta, non so che dire. Voi lo conoscete. Voi sapete il suo stato; dategliela, se vi pare; se non vi pare, lasciate.

FILIPPO:        Io gliela do volentieri. Basta ch'ella ne sia contenta.

FULGENZIO:        Eh! mi persuado che non dirà di no.

FILIPPO:        Sapete voi qualche cosa?

FULGENZIO:        Sì, so più di voi, e so quello che dovreste saper meglio voi. Un padre dee tener gli occhi aperti sulla sua famiglia, e voi che avete una figliuola sola, potreste farlo meglio di tanti altri. Non si lasciano praticar le figlie. Capite? Non si lasciano praticare. Non ve lo diceva io? È donna. Oh, oh! mi dicevate: è prudente. Ed io vi diceva: è donna. Con tutta la sua saviezza, con tutta la sua prudenza, sono passati degli amoretti fra lei e il signor Leonardo.

FILIPPO:        Oh! sono passati degli amoretti?

FULGENZIO:        Sì, e ringraziate il cielo che avete a fare con un galantuomo; e dategliela, che farete bene.

FILIPPO:        Sicuramente. Gliela darò, ed ei l'ha da prendere, ed ella l'ha da volere. Fraschetta! Amoretti, eh!

FULGENZIO:        Cosa credete? Che le ragazze siano di stucco? Quando si lasciano praticare...

FILIPPO:        Ha detto di venir qui il signor Leonardo?

FULGENZIO:        No, anderò io da lui; e lo condurrò da voi, e che concludiamo.

FILIPPO:        Sempre più mi confesso obbligato al vostro amore, alla vostra amicizia.

FULGENZIO:        Vedete se ho fatto bene io a persuadervi a staccare dal fianco di vostra figlia il signor Guglielmo?

FILIPPO:        (Oh diavolo! E l'amico è in casa).

FULGENZIO:        Leonardo non l'intendeva, ed aveva ragione, e se il signor Guglielmo andava in campagna con voi, non la prendeva più certamente.

FILIPPO:        (Povero me! Sono più che mai imbarazzato).

FULGENZIO:        E badate bene, che il signor Guglielmo non si trovi più in compagnia di vostra figliuola.

FILIPPO:        (Se Giacinta non trova ella qualche ragione, io non la trovo sicuro).

FULGENZIO:        Parlate con vostra figlia, ch'io intanto andrò a ritrovare il signor Leonardo.

FILIPPO:        Benissimo... Bisognerà vedere...

FULGENZIO:        Vi è qualche difficoltà?

FILIPPO:        Niente, niente.

FULGENZIO:        A buon rivederci, dunque. Or ora sono da voi. (In atto di partire.)

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