SCENA III.

GONZAGA, e DETTI.

ANTONIETTA.

Gonzaga!... ov'è il mio sposo? ov'è?... Ma voi

Non rispondete? Oh cielo! il vostro aspetto

Annunzia una sventura.

GONZAGA.

Ah che pur troppo

Annunzia il vero!

[254]

MATILDE.

A chi sventura?

GONZAGA.

O donne!

Perchè un incarco si crudel m'è imposto?

ANTONIETTA.

Ah! voi volete esser pietoso, e siete

Crudel: tremar più non ci fate. In nome

Di Dio, parlate; ov'è il mio sposo?

GONZAGA.

Il cielo

Vi dia la forza d'ascoltarmi. Il Conte....

MATILDE.

Forse è tornato al campo?

GONZAGA.

Ah! più non torna...

Egli è in disgrazia de' Signori.... è preso.

ANTONIETTA.

Egli preso! perchè?

GONZAGA.

Gli danno accusa

Di tradimento.

ANTONIETTA.

Ei traditore?

MATILDE.

Oh padre!

ANTONIETTA.

Or via, seguite: preparate al tutto

Siam noi: che gli faran?

[255]

GONZAGA.

Dal labbro mio

Voi non l'udrete.

ANTONIETTA.

Ahi l'hanno ucciso!

GONZAGA.

Ei vive;

Ma la sentenza è proferita.

ANTONIETTA.

Ei vive?

Non pianger, figlia, or che d'oprare è il tempo.

Gonzaga, per pietà, non vi stancate

Della nostra sventura: il ciel v'affida

Due derelitte: ei v'era amico: andiamo,

Siateci scorta ai giudici. Vien meco,

Poverella innocente: oh! vieni: in terra

C'è ancor pietà: son sposi e padri anch'essi.

Mentre scrivean l'empia sentenza, in mente

Non venne lor ch'egli era sposo e padre.

Quando vedran di che dolor cagione

È una parola di lor bocca uscita,

Ne fremeranno anch'essi; ah! non potranno

Non rivocarla: del dolor l'aspetto

È terribile all'uom. Forse scusarsi

Quel prode non degnò, rammentar loro

Quanto per essi oprò; noi rammentarlo

Sapremo. Ah! certo ei non pregò; ma noi,

Noi pregheremo.

(in atto di partire)

GONZAGA.

Oh ciel, perchè non posso

Lasciarvi almen questa speranza! A preghi

Loco non c'è: qui i giudici son sordi,

[256]

Implacabili, ignoti: il fulmin piomba,

La man che il vibra è nelle nubi ascosa.

Solo un conforto v'è concesso, il tristo

Conforto di vederlo, ed io vel reco.

Ma il tempo incalza. Fate cor; tremenda

È la prova; ma il Dio degl'infelici

Sarà con voi.

MATILDE.

Non c'è speranza?

ANTONIETTA.

Oh figlia!

(partono)

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