Ritratto di sè stesso

Sonetto

Capel bruno, alta fronte, occhio loquace,

Naso non grande e non soverchio umile,

Tonda la gota e di color vivace,

Stretto labbro e vermiglio, e bocca esile;

Lingua or spedita, or tarda, e non mai vile,

Che il ver favella apertamente, o tace;

Giovin d'anni e di senno, non audace;

Duro di modi, ma di cor gentile.

La gloria amo e le selve e il biondo Iddio;

Spregio, non odio mai; m'attristo spesso;

Buono al buon, buono al tristo, a me sol rio.

A l'ira presto, e più presto al perdono;

Poco noto ad altrui, poco a me stesso:

Gli uomini e gli anni mi diran chi sono.

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