Dialogo notturno nell'Osservatorio dell'8ª Batteria Bombarde a Zagora.

Piove. Due ombre sotto i triangoli argentei balzanti dei riflettori. La trincea è uno spavento bianco. Convulsione pietrificata. I reticolati impazziti sembrano scuotere le griglie argentee della pioggia.

– Dimmi, tu ami Giulia?

– Sì tanto, con tutta l'anima. E tu?

– Anch'io.

– Tanto?

– Sì, con tutta l'anima.

– Perchè l'ami tanto?

– Perchè mi adora.

– Te l'ha detto lei?

– Sì, me l'ha giurato e provato.

– Lo giura, lo prova a me, a te, a tutti.

– Buona notte, io mi sdraio un'ora. All'alba devo verificare i varchi.

– Verrò con te.

– Vuoi venire? E perchè?

– La mitragliatrice farà la scelta definitivamente.

– Cammineremo vicino l'uno all'altro. Saremo colpiti insieme e Giulia rimarrà a mani vuote.

– Non credo. Giulia non avrà mai le mani vuote. Buona notte.

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