IN CARCERE PER INTERVENTISMO

Tra le inferriate in alto vibrano le personalità spiccate di 3 nuvole

Con questa nuvola ho viaggiato in treno

Quella riempiva i vetri della camera dove moriva mia madre

Dove sono tutti gli aeroplani del mondo?

Almeno uno

TRAPPOLA

Topo assediato da 1000 gatti

CAPPONAIA

Ironia del trattamento speciale

(ingrassarvi ingozzarvi) isolamento soddisfatto dello stomaco, che pensa per sè lontano dal cervello

Disperazione della testa che tutti dimenticano

Le gambe ridono contente

Il cervello non ha più per pareti gli orizzonti

La testa che era sconfinata si sente chiusa in un cassetto e muore

Impossile Bisogna nutrirla di libertà e di possibile

Tutti i libri mancano d'aria e di profondità

Libri quadrati = cella

Le idee schiacciate = farfalle tra le pagine quadrate

Cura minuziosa e lenta nel fare il mio letto

Notte cubica

Passo quadrato + ombra quadrata del carcere notturno + lanterna quadrata + fiamma quadrata + silenzio quadrato

Impossibile fuggire in caso d'incendio

Sforzaaarsi d'apriiire CHIUSO mi dimenticheranno qui affumicare

Tlin tatlin tatlin tatlin tatlin triiiiiiiin triiiin traac ploc ploc ploc

Tutte le celle salgono su dal fondo della settimana come da un mare colle porte-branchie semiaperte alla superficie tiepida della domenica

Dlin Dlin Dlin Sole dell'altare Cristo della gioventù lontana liberissima offerto a tutte le celle

Vivere in uno dei raggi immensi del carcere come un atomo di polvere o un poeta passatista

– Avete guardata la cella?

– Sì

– Avete guardato i vetri?

– Sì

– Sono tutti sani

(in realtà sono tutti rotti)

Regno sublime dell'arbitrio nuova giustizia

Potrei uccidere quel bruto poichè sicuramente accuserebbero un altro

Ultima campanella Tramonto Saluti furibondi dei detenuti che scagliano dalle finestre la loro grande feroce solidarietà e fraternità di sfortunati non vinti

Affettuosità dei saluti osceni e violenti Uei Giuvaniiiin!... Va... da via... el cuuuu… Uei Peder!... Va... da viaaa... iii... ciapp!... Abbracci irruenti di voci che si precipitano fuori dalle inferriate presto insieme insieme folte confuse prima che la notte chiudere chiudere chiudere chiusa CHIUSA

Peso della NOTTE

Peso dei muri (8 metri di spessore) 3000 km. separano la cella dalla mia casa rossa Corso Venezia 61

Il letto gonfio sassoso pieno di punte come un torrente

Supino sono offerto alla notte rotativa che mi stampa sulla pancia il lungo illeggibile stupito giornale di stelle

Passeggiata

Risata bianca dei piccioni liberissimi sull'erba cretina putrida imbecille vigliacca

Finestra imbuti del cielo contagocce di luce

         11     29     38

Scoscendimenti della vita ripida

8 passi riempimento metodico delle ore Igiene Tutto l'esercito dei nervi irto di pensieri bianchi Bisogna vincere quelle baionette interne

Bisogna vincerle

Solidità centrale dello stomaco trincerato Vacillamento del comandante sulla palma per regolare il tiro nella brezza ironica

Vampe vampe vampe di pazzia

Poter camminare vedere cambiare

Sole pioggia andare

Vedo lontanissima l'Italia come la vedevo bambino dal fondo dell'Egitto

Cella = obbedienza all'Austria = vigliaccheria tradizionale della nostra politica estera

Cella = + amore ingigantito per l'Italia

Calma e sangue freddo

Mi ricordo che Cangiullo entrando una sera in casa di miss Ragg comprese subito che nulla di divertente poteva avvenire data la presenza del colonnello La Calma sdraiato mani in tasca sul divano col poo) poo) poo) del suo avana enorme in bocca

Pluum un cazzotto alla tempia destra Cangiullo uccise La Calma

Miss Ragg si rovesciò sul letto dall'allegria agitando freneticamente le gambe strofinandosi le mammelline e mostrando le cosce nude Cangiullo la prese la riprese mentre sul corpo di La Calma s'agitava la fermentazione lievito di decomposizione

Slancio degli occhi fuori dall'orbita

Naso affilatissimo sulla mortadella della bocca

Lento scivolare sornione del gilet sulla massa del ventre affollarsi di odori putridi sotto le ascelle tra le cosce

All'alba Cangiullo si scollò da miss Ragg addormentata si strofinò 3 volte gli occhi per + vedere nel vano della finestra aperta alba lividume turutumtuntan di carri

Tendina bianca oppure realmente la signorina Angoscia maestra di canto piatta zitella di carta assorbente

Cangiullo pluff craac si tuffò dentro il suo cuore squarciandola e giù dalla finestra

Eccola Eccola nella cella la Signorina Angoscia rediviva È lei o sua sorella Iole Pazzia pure piatta ma bianca ride se l'inseguo si schermisce sguiscia lungo il muro nei cantoni crede che io voglia farle il solletico Strozzarla strozzarla ma non ha collo è piatta come un foglio di carta

Tra le mie mani grossa scivolantissima anguilla del Tempo

Bromuro + cloralio

Sono imprigionato in uno dei raggi mistici della diviiiina Prigione-Società neutrale SpaccccArla SpaaAcccccarla

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