La cinematografia

Per favorire letterariamente e artisticamente la Rivoluzione Fascista e l’Impero fondato dal genio politico ardito di Benito Mussolini occorre combattere qualsiasi tentativo di ritorno o sosta nella poesia e nelle arti

È infatti un assurdo tentativo quello di avvilire e infrollire la nuova architettura italiana opprimendola sotto un rinnovato ibridismo di stili classici con la scusa di una momentanea mancanza di ferro in Italia

Scusa vana poiché dovunque il genio futurista di Antonio Sant’Elia aleggia col suo sintetico splendore geometrico su centinaia di Dopolavoro e specialmente sulla stazione di Firenze sul Palazzo delle Poste di Napoli e sulle numerose stazioni ferroviarie dell’architetto futurista Angiolo Mazzoni

Vi trionfa anzi razionalmente coloratamente e ascensionalmente con la più grande varietà di materiali costruttivi a disposizione dal ferro ai suoi surrogati dal legno alle pietre e ai marmi italianissimi

Assurdo tentativo è anche quello di oscurare la poesia con gelidi ermetismi e preziosismi che provengono dalle poesie nordiche e specialmente da Mallarmé offendendo pessimistamente il nostro virile tempo dinamico di rivoluzioni e veloci guerre imperiali

Assurdo anche il tentativo di arcaizzare la pittura offendendo e sfuggendo pessimistamente con boscherecci nudi e nature morte archeologiche l’estetica della macchina e le velocità plastiche simultanee della nostra ormai gloriosa aeropittura figlia della nostra gloriosa aviazione imperiale

Egualmente occorre strappare la cinematografia alla sua attuali crisi eccitandone l’immancabile balzo in avanti

A rallegramento del pubblico italiano ghiotto di novità e di vigore originale ricordiamo che ventidue anni fa venne lanciato dal Movimento Futurista in tutto il mondo un Manifesto della Cinematografia firmato da F. T. Marinetti Bruno Corra Arnaldo Ginna E. Settimelli Giacomo Balla Remo Chiti le cui idee geniali e filari di trovate sono state finora utilizzate e applicate in minima parte

Sempre nel settembre 1916 a Milano e a Firenze venne realizzato da Arnaldo Ginna in collaborazione con Marinetti Bruno Corra Settimelli Balla Chiti Nannetti Ungaro Spada il primo film italiano nella cinematografia di avanguardia

Ora constatiamo che per opera degli americani e recentemente dei francesi il pregio caratteristico dei migliori film d’oggi consiste nell’arricchire le situazioni drammatiche meno originali o banali con molti particolari ossessionanti per tipicità e perfezione di fotografia e d’inquadratura (esempio Tovarich ecc)

Noi futuristi proponiamo quindi oggi

1. Nel film sonoro musiche e voci indipendenti cioè non soltanto musiche e voci provenienti dallo schermo e questo per musicare e sonorizzare liberamente gli stati di animo ma spostate significativamente

2. Nel film policromo colori indipendenti oltre quelli legati alla realtà dei corpi e ciò per colorare e animare liberamente gli stati d’animo

3. Nel film stereoscopico rilievi indipendenti oltre quelli che servono a dare realtà ai corpi e ciò per volumetrizzare e moltiplicare gli stati d’animo

4. Nel film bianco e nero ombre e luci indipendenti oltre quelle che servono a dare realtà ai corpi

5. Sfruttamento delle possibilità cinematografiche di tempo da maneggiare e spadroneggiare a volontà con probanti effetti drammatici di anni e secoli elastici dal passato al futuro Maneggio dello spazio da spadroneggiare con cieli mari oceani elastici scomponibili ecc (esempio un bosco in mano un oceano negli occhi)

6. Organizzazione interessante e commovente di pezzi di vita e di frammenti di drammi

7. Programmi di vita individuali o collettivi con varianti a scelta già realizzati in letteratura da F. T. Marinetti in Novelle con le labbra tinte

8. Prospettive non scientifiche proporzionate dall’emozione e dal capriccio favorenti o contrastanti gli effetti drammatici (esempio ingigantimento del pugno di un pugilista – esempio ingigantimento dei personaggi importanti e rimpicciolimento evanescente dei secondari)

9. Utilizzazione della tecnica dei cartoni animati per dare pure forme astratte in fusione o conflitto e per musiche cromatiche

10. Analogie cinematografiche usando la realtà direttamente come uno dei due elementi dell’analogia (esempio se vorremo esprimere lo stato angoscioso di un protagonista invece di descriverlo nelle sue fasi di angoscia daremo una equivalente impressione con un mare agitato fra gli scogli) I monti i mari i boschi le città le folle gli eserciti le squadre gli aeroplani saranno le nostre parole espressive

Coloreremo il dialogo dando velocemente e simultaneamente ogni immagine che attraversi i cervelli dei personaggi (esempio rappresentando un uomo che dirà alla sua donna sei bella come una gazzella daremo la gazzella compenetrata con la donna – esempio se un personaggio dice contemplo il tuo sorriso fresco e luminoso come un viaggiatore contempla dopo lunghe fatiche il mare dall’alto di una montagna dare viaggiatore-mare-montagna compenetrati) (Dal Manifesto del 1916)

11. Poemi discorsi e poesie cinematografati (Dal Manifesto del 1916)

Faremo passare sullo schermo tutte le immagini che li compongono (Dal Manifesto del 1916)

12. Simultaneità e compenetrazione di tempi e di luoghi diversi cinematografate

Daremo nello stesso istante-quadro 2 o 3 visioni differenti l’una accanto all’altra (Dal Manifesto del 1916)

13. Ricerche musicali cinematografate (dissonanze accordi sinfonie di gesti fatti colori linee ecc) (Dal Manifesto del 1916)

14. Cinematografie di esercitazioni per liberarsi dalla logica (Dal Manifesto del 1916)

15. Drammi di oggetti cinematografati (oggetti animati umanizzati truccati vestiti passionalizzati civilizzati danzanti oggetti tolti dal loro ambiente abituale e posti in una condizione anormale che per contrasto mette in risalto la loro stupefacente costruzione e vita non umana) (Dal Manifesto del 1916)

16. Vetrine d’idee d’avvenimenti di tipi d’oggetti ecc cinematografati (Dal Manifesto del 1916)

17. Congressi risse e matrimoni di smorfie di mimiche ecc. cinematografati (esempio un nasone che impone il silenzio a mille dita congressiste scampanellando un orecchio mentre due baffi carabinieri arrestano un dente) (Dal Manifesto del 1916)

18. Ricostruzioni irreali del corpo umano cinematografate (Dal Manifesto del 1916)

19. Drammi di sproporzioni cinematografate (un uomo che avendo sete tira fuori una minuscola cannuccia la quale si allunga ombelicalmente fino ad un lago e lo asciuga di colpo) (Dal Manifesto del 1916)

20. Drammi potenziali e piani strategici di sentimenti cinematografici con figure umane o con forme astratte (Dal Manifesto del 1916)

21. Equivalenze lineari plastiche cromatiche ecc di uomini donne avvenimenti pensieri musiche sentimenti pesi odori rumori cinematografate (daremo con delle linee il ritmo interno e il ritmo fisico) (Dal Manifesto del 1916)

22. Parole in libertà in movimento cinematografate (tavole sinottiche di valori lirici drammi di lettere umanizzate o animalizzate drammi tipografici drammi geometrici sensibilità numerica) (Dal Manifesto del 1916)

23. Valorizzazione totalitaria dell’idea iniziale o soggetto senza la quale nulla si può ottenere di grande in cinematografia

24. Perfezionamento artistico del produttore che deve compiere la sua funzione di gran signore mecenate o almeno quella di intelligente industriale valutatore dell’ingegno altrui condizione indispensabile per l’avvenire della cinematografia

Questo manifesto è stato ideato e scritto in collaborazione con Arnaldo Ginna

F. T. Marinetti

Share on Twitter Share on Facebook