Atto terzo Terrore

Estratto dal rapporto

fatto in nome del comitato di salute pubblica

dal cittadino Saint-Just

sulla necessità di proclamare il governo rivoluzionario

della Francia fino alla pace

10 ottobre 1793

È tempo di annunciare una verità che non deve più uscire dalla testa di coloro che governano: la Repubblica non sarà fondata fin quando la volontà del popolo sovrano non comprimerà la minoranza monarchica e regnerà su di essa per diritto di conquista.

Non si può sperare in alcuna prosperità finché avrà respiro l’ultimo nemico della libertà. Voi non dovete punire soltanto i traditori, ma pure gli indifferenti. Perché, da quando il popolo francese ha manifestato la sua volontà, tutto ciò che gli si oppone è fuori dalla sovranità, e tutto ciò che è fuori dalla sovranità gli è nemico. Ma tra il popolo e i suoi nemici non vi è nulla di comune, se non la spada.

Un popolo non ha che un nemico davvero pericoloso: il suo governo. Invano, voi vi consumate in questo luogo per fare delle leggi, mentre tutto cospira contro di voi. Voi avete fatto leggi contro gli accaparratori: coloro che dovrebbero farle rispettare, accaparrano.

Nelle circostanze in cui si trova la Repubblica, la costituzione non può essere adottata: essa sarebbe la causa della sua stessa rovina. Diventerebbe la garanzia degli attentati contro la libertà, perché le mancherebbe la violenza necessaria per reprimerli. È impossibile applicare leggi rivoluzionarie, se il governo non è costituito rivoluzionariamente.

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