Fiorirà dal novissimo pensiero
la novissima lingua; ai puri infanti
coi colloquî degli alberi e coi pianti
dell'acque intatto offrendo il suo mistero.
Maravigliosa anima nostra, figlia
del caos, sì presso alla lucente origine
che tocchi, col respiro, la vertigine
degli astri, e chiudi il sole entro le ciglia!...
Nella tua nudità senza vergogna,
nella tua forza che a se stessa è braccio,
e, perchè sciolta d'ogni falso laccio,
innocente di frode e di menzogna!...
Da oggi a sempre, o tu che nel tuo viso
sol ti rifletti, va per vie d'amore,
lieve ondeggiando in cerchi di splendore
cosmico, e ardendo in ogni atomo un riso!...
.... Ma già tramonta, o miei fratelli, il Dio
di questo giorno: già, sanguinolente
nubi e spade di fiamma ad occidente
guardano a noi come per dirci addio.
Mai non vedemmo, o miei fratelli, il sole
con tristezza sì grande naufragare:
sparve: è una pioggia ormai, su terra e mare,
di tacite impalpabili viole.
Dove sono, o fratelli, le campane
che suonavano un dì l'Ave Maria,
accompagnando il pellegrin per via,
dolci di tutte le dolcezze umane?...
Dove le umìli tremule fiammelle
dei lari, guida al vagabondo e scorta?...
O memoria, tu dunque non sei morta!...
uomo, ugual tu sei sotto le stelle!...
Chi piange?... Il cuor s'accosti all'altro cuore,
se ha freddo. E dentro soffochi il singulto.
Se rivelato essere a noi l'Occulto
deve, e vinto da noi tempo e dolore,
dal più profondo anelito dell'Io
sorga e s'adori,—come nella culla
di strame il Cristo,—innanzi al tutto e al nulla,
l'immortale Unità dell'Uomo-Dio.
FINE.