Ultimi d'una stirpe di titani,
progenitori di più eccelsi eroi,
or che faremo?... Quale, ora, da noi
prova attende, alba vergine, il domani?...
Sparvero i lari, i codici, i messali,
i crocifissi dalle tese braccia
consolatrici: inabissò ogni traccia
di civiltà negl'ìnferi letali.
O mio compagno atletico, rammenti
tu il tuo nome?... e tu, fiore di dolcezza,
femmina bella come la bellezza,
che smarrita mi guardi e non mi senti?...
E tu, che ascondi dietro il fronte enorme
la scïenza dei secoli;—e de' tuoi
volumi, ove scrutasti il prima e il poi,
l'ammasso in gora senza scampo dorme?...—
E tu, che sulle storte gambe reggi
ligneo torso nodoso, uso al travaglio
di leva?... e tu, che corda di bavaglio
tessevi un dì, tessendo all'uom le leggi?...
E tu, donna, che porti sulle labra
impresso il bacio d'una moltitudine?...
Tu, ch'eri ladro?... tu, che in solitudine
scandagliavi l'insonne anima scabra?...
Novello nome per virtù novella
venga a ciascun dal limpido lavacro
donde ei, fanciullo primigenio, il sacro
cammino imprenda verso nova stella!...
Sia rimesso a ciascuno il suo peccato
s'egli peccò secondo la scomparsa
legge:—maravigliosa anima, apparsa
dal caos, prima di te nulla era nato!...
Parli e agisca ciascun secondo il detto
della sua verità, nuda ed eterna
come quella che i sommi astri governa
e un perchè impone all'albero e all'insetto:
ciascun discopra, invïolato, il volto
della sua verità dall'ombra trista:
per la bellezza che non fu ancor vista,
per l'amore che ancor non fu raccolto.