Rose, rose, fragranti rose belle,
color d'ambra, di fuoco, d'arse bocche
già flaccide, di nevi ancor non tocche,
sul ramo a due a due come sorelle:
rose in bocciòlo, rose in giovinezza
piena, rose disfatte per eccesso
di godimento, rose che l'amplesso
del sol spaccò per meglio averne ebbrezza:
rose a cespuglio, a siepe, a serti, a densi
grappoli traboccanti da muraglie
basse, chiudenti il vïator fra maglie
d'aromi, a frenesia di tutti i sensi!...
Ora soltanto la caduca e folle
vostra grazia m'attira, or che non posso
cogliervi più, nè mordere con rosso
riso al dolcior di vostra carne molle:
or che in terra non mia, gioia e certezza
d'altri, dietro cancelli a me serrati,
offrire al sol vi scorgo i vellutati
petali, per un giorno di bellezza.