«C'ERA UNA VOLTA....»

—Mamma, narrami ancor: «C'era una volta....»

come quand'ero piccola bambina.

Sai, mi dicono tutti «signorina»....

Ma non è vero. Ho ancor la treccia sciolta.

 

Quanta neve nell'aria!... Par che scenda

il cielo a terra, in turbini di fiocchi,

e pur non sembra che la terra tocchi....

Mamma!... Lo vedi: è un tempo da leggenda.

 

Così soave è la tua voce, se

conti di fate, d'astri, di fortuna!...—

—.... Dunque, c'era una volta, nella luna,

Re....—«No, non voglio le fiabe dei re...»

 

—La Principessa allor dirò, che accoglie

ad ìnfula i capelli intorno al viso,

e col volger degli occhi e del sorriso

al suo passaggio fa tremar le foglie....

 

Ma non la tentan gracili vïole

che gelosia di folta erba nasconda:

di più liberi campi è sitibonda

ov'ella possa respirar nel sole.

 

Tutta s'immerge nella vampa d'oro

che di baci ardentissimi l'investe:

ride:—Fratello Sol, guarda: la veste

del tuo più lieto raggio io mi coloro.

 

Canta:—Fratello Sole, ove mi porti

oggi, che nostra gioia è così pura?...—

E sembra una celeste creatura

che un'occulta potenza in terra scorti.

 

Tutto move con lei, nell'indicibile

festa del ritmo che il suo passo scande,

verso la soglia ove l'attende un grande

Iddio, dal viso pallido e terribile....—

 

—Mamma, chi è?...—Non so. Forse l'Amore.

Ma mi si ruppe il fil nella memoria.

È una storia sì logora!... È la storia

d'ognuna.... Anche la tua, mio dolce Cuore.

 

Ah, non potere averti ancor raccolta

nel grembo, contro cento, contro mille!...

.... Non tremare. Un racconto delle Mille

e una Notte or dirò: «C'era una volta....»—

Share on Twitter Share on Facebook