MISTICA

Ella amava le gotiche navate

Dei templi solitari;

I ceri agonizzanti sugli altari,

Il biascicar dei mistici

Rosarî.

 

Ella pregava sempre, pei dolori

Che ancor non conoscea:

Come un giglio era bella e nol sapea:

Non di carne, ma d'etere

Parea.

 

Una sera, nell'ombra d'un'arcata,

Uno sguardo l'avvolse,

Ella chinò la testa e non si volse.

Ma nelle fibre un tremito

La colse.

 

Un'altra sera ancor, nel tempio vuoto,

Ella incontrò quel viso.

Prometteva l'inferno e il paradiso....

Il cor le battè rapido,

Conquiso.

 

Ed una voce su la bocca: Io t'amo,

Le disse, ed ella pianse....

Un angelo dall'alto la compianse;

Sull'altare una lampada

S'infranse.

Share on Twitter Share on Facebook