I.

L'uno ha vent'anni—è bello, innamorato,

Dolce signor d'armonïosi canti,

E sul suo labbro acceso ed inspirato

Fioriscono per me gl'inni vibranti.

 

Ei che descrive nel suo verso alato

Splendidamente de l'amor gl'incanti,

Egli, vinto, sommesso, affascinato,

Trema come un fanciullo a me davanti.

 

E mi susurra al piè queste follìe:

Darei la gloria pe' tuoi cari accenti,

Per te che sola al mondo adoro e bramo...

 

E de l'arte le mistiche armonie,

Sogni, voti, sorrisi, estri ferventi,

Tutto a' miei piè depone, e pur.... non l'amo!...

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