Talete Milesio, uno de’ sette Savj, insegnò l’acqua essere il principio di tutte le cose: Eraclito il fuoco: i Sacerdoti Magi l’acqua, e il fuoco: Euripide discepolo di Anassagora, dagli Ateniesi chiamato il filosofo Scenico, l’aria, e la terra, e che questa impregnata dal seme delle celesti piogge avesse generata la razza degli uomini, e di tutti gli animali del mondo, e che queste cose generate, dissolvendosi poi per forza del tempo, ritornassero ne’ medesimi principj; così quelle, che nascevano dall’aria, ritornassero parimente nell’aria, nè fossero capaci di consumazione, ma solo trasformate dal discioglimento, ritornassero ad essere della medesima proprietà, della quale erano state prima.
Pitagora finalmente, Empedocle, Epicarmo, ed altri fisici, e filosofi proposero quattro principj, aria, fuoco, acqua, e terra, e che la loro mescolanza, secondo la differenza delle specie, formasse con una naturale configurazione le diverse qualità. È da riflettersi però, che non solo si generano e nascono da questi principj le cose, ma che anche non si nutriscono, nè crescono, nè si mantengono senza il loro ajuto: così non possono i corpi senza un’abbondanza d’aria vivere, cioè senza che l’aria, insinuandosi con abbondanza, produca continuamente l’ispirazione, e la respirazione: come anche se in un corpo non vi è una giusta proporzione di calore, non vi sarà lo spirito animale, nè una forte complessione, e la durezza del cibo non potrà avere il grado giusto di cottura; e se le membra del corpo non si nutriscono di cibi della terra, mancano, perchè sarebbero prive della mescolanza di questo elemento; gli animali finalmente destituti dalla potenza umida, si seccherebbero esangui e privi dell’elemento dell’acqua.
La Divina providenza dunque non ha fatte nè difficili, nè care quelle cose, che sono necessarie agli uomini: come al contrario lo sono le gemme; l’oro, l’argento e simili, che non fanno mancanza nè al corpo, nè alla natura: ma quelle cose, senza le quali non può essere sicura la vita de’ mortali, le ha per tutto il mondo abbondantemente diffuse. Quindi è, che se un corpo mancasse di spirito, glielo somministra l’aria destinata a supplirlo: la forza del sole, e l’invenzione del fuoco, preparati per soccorsi al calore, rendono più sicura la vita: il frutto parimente della terra, che somministra i cibi anche ne’ superflui desideri, alimenta, e nutrisce gli animali, col quotidiano pascolo; l’acqua finalmente, perchè gratuita, dà grati giovamenti non solo per il bere, ma per infiniti usi. Quindi anche i Sacerdoti di rito Egizio insegnano, che tutte le cose sono composte d’acqua; e quando cuoprono quel vaso, che si riporta al tempio con casta scrupolosità, prostrati a terra e alzate le mani al cielo rendono grazie alla divina bontà per questo ritrovato.