Il sergente Baraffini, i Gendarmi e detti.
I gendarmi restano dietro l'uscio a vetri e dietro la finestra che dà nella farmacia.
Baraffini parla un dialettaccio mezzo veneto.
Bona sera, parona. Bona sera alla compagnia.
Giovanni andandogli incontro.
Eccomi! Sono con voi! Presto, andiamo!
Baraffini.
In dove?
Giovanni.
Non siete qui per me? Per arrestarmi?
Baraffini ironico.
Me dispiase contradirla, ma no go ordini in proposito. Sarà per un'altra volta, no xe vero? Semo qua, invece, per la parona!
tutti: fanno l'atto di difenderla.
Giuditta avanzandosi risoluta.
Per me?... Eccomi pronta!
Baraffini.
Pian, pian! Troppa pressa de andar drento. Se tratta invece d'una bona notizia. - La ga domandà la grazia de veder so marìo? No xe vero?
Giuditta con un grido: ancora esitante tra speranza e timore.
Sì? Sì?
Baraffini.
Ecco qua!
porgendole una lettera.
A ela.
Giuditta strappandogli la lettera dalle mani giubilante, tremante, mentre cerca di spiegarla per leggerla.
La grazia!... Dio! Dio!... La grazia! La grazia!
Baraffini.
La grazia de vederlo un'ultima volta.
Giuditta si ferma di colpo: alza il capo fissando di nuovo il Baraffini con gli occhi sbarrati.
Baraffini.
E l'ordinanza impone de no perder tempo in ciacole. Bisogna partir sta note con nu altri perchè el ga da esser picà, doman l'altro matina, a Venezia.
Giuditta fissa ancora per un istante, immobile, muta, il Baraffini, poi dà un grido terribile e cade riversa sostenuta da Giovanni Ansperti, circondata da tutti gli altri. Il Fratti le slaccia il colletto, parla a Faustino, che corre in farmacia e ritorna subito, con un bicchierino d'acqua, e una boccettina d'aceto, per far rinvenire la Giuditta: tutto ciò mentre continua il dialogo.
Giovanni
al Baraffini, a mezza voce.
Rinnegato!
Baraffini dà una occhiata ai gendarmi, poi si avvicina all'Ansperti minaccioso.
Cossa? Vecio inseminio?... Più forte!
Ansperti con forza.
Rinnegato!
Baraffini fa per slanciarsi ad afferrare l'Ansperti, seguito dai gendarmi.
Lamberti frapponendosi.
È suo padre! È il padre dell'Ansperti vivaddio!
Baraffini riconoscendolo meravigliato.
Ela?... Ela qua?...
mettendosi la mano al berretto.
Bona sera, sior conte!
fa per avvicinarsi a Giuditta.
Presto! No gavemo tempo da perder in convulsioni!...
Lamberti fermandolo.
Indietro, e abbassate la voce!
Baraffini con sfrontatezza e con minaccia.
La diga! Paron belo!... Mi qua fazzo el mio dover!
Giovanni con un grido disperato avvicinandosi alla Giuditta, che rimane immobile sulla sedia.
Giuditta! Giuditta!
Lamberti respingendo il Baraffini e indicandogli l'uscio della farmacia.
Fuori! Di là!... Aspettate di là! Lasciate almeno, alle nostre donne, la libertà di morir di dolore!
Il Baraffini e i gendarmi si fermano sull'uscio della farmacia: gli altri circondano la Giuditta. Don Carlo, in piedi, a mani giunte, mormora una preghiera sottovoce.
Fine del primo atto.