Anni Mcxxv.

Onnorio terzo, nato di Bolognia di Lombardia, sedecte papa anni v, mesi ij, dí iij; vachò la Chiesa dí j. Questi andando ad Aquila, alla richiesta de' baroni, acciò ch'elli il difendessono dalla ingiuria che lli facea il conte Ruggieri di Cicilia, dicendo loro essere della iurisdictione di San Piero; ma il Papa veggiendo la malvagità de' baroni, prese piú savio consiglio, e Ruggieri ricevecte in gratia, e ricevuta la fedeltà, e fermata per sacramento, sí llo investí del ducato di Puglia. Questi per uno suo legato cardinale due patriarchi dispuose, ciò fu quello d'Aquilea e quello di Vinegia. Poi morí, e fu sepulto ad Roma in Antichano.

In questo anno i Fiorentini, avendo per anticho tempo grande nimistade insieme colla città e cictadini di Fiesole, mossonsi di nocte tempo con popolo e cavalieri, e di subito la mactina in su l'alba del giorno entrarono dentro e preserla; e disfecero tucte le porti e li steccati, mura e tucte fortezze, salvo che le chiese. Et allora si misse e fece ordine che giamai, ad perpetua memoria di sempiterna ricordanza, in sul poggio drento dalle mura non si rifacessono case se none cinque braccia alte.

E ritornati in Firenze, tantosto cavalcarono a Montebuoni, il quale era de' figliuoli di Guiccione, i quali s'appellano al presente giorno Buondelmonti; e disfecerlo a terra.

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