Mcclxxxxvij anni.

Giovedí, die iij d'aprile, papa Bonifazio unse e sagrò rege

di Sardingna, di Corsica e d'Elba lo re Giacomo di Ragona; e

messer Rugieri di Loria fece amiralglo per la Chiesa di Roma

di l galee.

A die ij di maggio Filippo re di Francia fece iij grandisdissime

ossti di xxxm. chavalieri e cm. pedoni; l'una fece in

Borgongna, l'altra in Guasscongna, la terza in Fiandra; ma

in Fiandra fu elli vitiperosamente isconfitto e ricevettevi grandissimo

dalmaggio.

E a' dí XX di maggio il decto Filippo fece [tregua] collo

re Aduardo d'Inghilterra, a patti e condizione che tutta la

Guasscongna rimase allo re Aduardo sanza fare alkuno homaggio.

In questo die iij di maggio Istefano della Colona rubò il

tesoro di papa Bonifazio quando venia d'Alangna etc.

A dí iij di giungno, mossi i Bolongnesi co grande quantitade

di popolo e chavalieri per pilglare il castello di Doccia,

Maghinardo da Susina', maestro di guerra, fedio loro adosso

ed isconfisseli, e c. huomini ne menò prigioni.

E in questo anno, del mese di maggio, in Firenze si fondò

la pila del ponte al castello Altafronte.

E lo die di beato sancto Iohanni Batista, del mese di

giungno, Filippo re di Francia andò ad osste sopra lo conte

di Fiandra con xxxm. chavalieri e ccm. di pedoni, e privossi

della corona reale e rivistinne il suo filgluolo maggiore; e

prese e vinse Guanto, Bruggia e Lilla e tutta la contea di

Fiandra. In questo mezzo tenpo il malisscalcho di Belcaro

per lo re di Francia dal conte di Fiandra fue sconfitto e preso,

e feceli talglare la tessta. Poi fue intra lloro iij asalti, donde

molti Francesschi, popolo e chavalieri, vi perdero la vita; e

l'osste vi stette infino a calendi ottobre e poi ritornò a casa.

Del mese di settenbre e d'ottobre i Viniziani ebero grandissima

vittoria sopra li Genovesi, ché xvj navi grosse presero

di quelle di Genovesi tra nel mare di Romania e di Cicilia;

e tutta la gente che v'era entro mazzerarono.

Istando inferma di gravi e dure malattie la città di Firenze,

fue santamente proveduto dalla Chiesa di Roma e da

messer lo papa Bonifazio, sí come attore di pace, di volere

sanare quelle piaghe, e di riconciare la Cittade e' cittadini insieme

a stato di pace e di tranquilitade. Diligentemente in

concesstoro fue fermato vecepapa paziaro nella città di Firenze

frate Matteo cardinale d'Acquassparte. Giunto in Firenze,

honnorevolemente fue ricevuto; predicando pace e volendo

dar pace, non lli fue creduto.

Share on Twitter Share on Facebook