Mccvij.°

Otto quarto di Sansongna inperò anni viiij. Questi fue incoronato da Inocentio papa terzo nella chiesa di san Petro. E nel suo primo anno elli mandò un legato con xij abati dell'ordine di Cestella nella terra Albingese, a predicare la fede di Cristo alli eretici; ay quali s'angiunse di Sspangna e Didacho vescovo si smosse e menò in sua conpangnia il santissimo huomo frate Domenico, per li eretici convertire. Il quale Domenico fue capo mastro dell'Ordine di frati predicatory.

In questo anno i principi d'Ytalia elessero inperadore Federigo filgluolo dello 'nperadore Arrigo; il quale re di Cicilia mosse del rengno, e venne per mare ad Roma, onde dal Papa e da' Romani honorevolemente fu receputo: e quivi fece convengna e ordinatione co lloro, e partisi di Roma e andò nella Mangna, e fece battalgla contra Otto di Sansongna inperadore e di lui ebbe vittoria.

E in questo anno, Mccvij anni, esendo podesstade di Firenze messer Gualfredotto da Milano, a dí xxj di giungno i Fiorentini puosero asedio al castello di Monte Alto di Siena. Onde i Sanesi uscirono fuori per fare la difensione; fecero battalgla, dove molta gente fue morta: e' Fiorentini ebbero la vittoria sopra i Sanesi, e xijc di prigioni ne menaro presi in Firenze. E tralli conti Guidi e Pistolesi si cominciò grande guerra; onde i Pistolesi li privarono dell'onore e del censo ch'elli aveano della città di Pistoia.

Poi, nel Mccviij, i Fiorentini andaro, del mese di maggio, ad oste sopra la città di Siena, e tutta la guastaro infino alle mura; e poi disfecero Rugongnano, uno nobile castello.

Item nel Mccviiij i Fiorentini conperarono il castello di Monte Murlo libre vm.; e' Fiorentini andaro ad osste sopra Siena e tutta la guastaro, e disfecero Rapolana loro castello. Era podestà messer Gianni Giudice di Papa.

In questo tenpo, nel Mccx, si convertio alla fede di Cristo lxxm. huomini.

E nel Mille ccxv, del mese di novembre, nella chiesa di Laterano, la madre di Federigo inperadore chiamata Gostanzia, per papa Innocenzio fu celebrato un Concilio universale in soccorso della Santa Terra d'oltremare, e per buono e universale stato della Chiesa; intra lla quale sollenitade e Concilio fue tra vescovi ed arcivescovi e patriarci e sancti abati e nobili prelati mccxv. Nel quale Concilio molti buoni e sancti ordinamenti; e fue consecrata la chiesa di santa Maria Trasstevere. In questo Concilio il decto Papa dannò il libello che ll'abate Jovacchino avea facto contra il mastro Pietro Lonbardo. Item dannò Amerigo Carnontese colla sua dottrina, secondo che dice la dicretale che conincia: Dannamus etc. Il quale Amerigo disse che lle forme ke ssono nella mente di Dio, a cchui similitudine tutte l'altre cose sono fatte, ed erano in principio e sono create. Ma beato Angustino dice ke nella mente di Dio nonn à nulla mutazione, ma ttutta cosa etternale e che giamai non si muta. Disse ancora beato Agostino che Ddio è fine di tutte le cose, perciò ke in Dio tutte le cose si riposano sanza nullo mutamento e infine tutte permarranno in lui, sicome cosa ke non si può dividere né mutare. E ancora dicea il decto Amerigo erronico, che Ddio est essenzia di tutte le creature e ll'essere di tutte le cose; e item disse ke tutti quelli che ssono in cantate niuno peccato sarà inputato. Onde, sotto cotale spezie di pietade, i seguagi del decto Amerigo ongni sozza cosa liberamente faceano in ongni bruttura di pecchato. E ancora allegava ke sse ll'uomo e lla femina nonn avesse' peccato, cioè c'avesse peccato pur l'uno e non l'altro, le genti non sarebbono perdute, e dicea che sarebbe stata generatione: e secondo che montiplicano li angeli sarebbero gl'uomini montiplicati: e che dopo la sua surexione, l'uomo e la femina sarà pur uno sensu. I quali tutte queste cose si truovano errori, secondo ch'appare nel libro intitolato Perphiseo, e à nome il libro d'Amerigo. Il quale Amerigo fu arso a Parigi con tutti i suoi seguaci e libri.

In questo tenpo Innocentio papa, per soccorso della Terra Sancta, intendendo di mettere pace tra' Genovesi e' Pisani e Lonbardy, si mosse, e non poteo finire e morio a Perugia, ed ivi fue soppellito nella chiesa di Sancto Laurentio. Ma i Perugini distrynssero sí forte i cardinali, che da ivi a j giorni fecero Papa.

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