Mclxxxxij.

Arrigo della Mangna quinto inperò anni viij, e fue coronato da papa Celestrino predecto del mese d'aprile, il lunedí d'alba di Risorexio.

In questo anno Arrigo intrò coll'oste sua in Pulgla; e donò alli Romani il rengno di Toscolano, il quale fue per loro disfatto.

In questo anno, dí xxij di giungno, si oschuroe il sole dal mezodí infino alla nona.

Questi, il primo anno, entrò nel reame di Cicilia e vinse tutta la terra di Pulgla infino a Nnapoli; ed asediò Napoli continuamente per iij mesi passati. E fue in quella osste sí grande infermeria che gran parte di baroni e chavalieri infermaro e morirono; e llo 'nperadore medesimo v'infermò, e con pocha gente tornò adietro. Questo Inperadore tolse per molgle la nobile donzella Gostanzia filgluola del re Guisscardo di Cicilia. E nel quarto anno del suo inperiato elli vinse tutto il rengno di Pulgla; e molti che ssi fecero suoi rubelli a morte ed a pena tormentò; e Tancredi filgluolo del re Tancredi di Cicilia suo rubello, lui e la molgle Margarita menò presi nella Mangnia prigioni.

Mclxxxxiij ani erano consoli di Firenze messer Alberto conte di Mangone e messer Iacopo Usinbardi.

In questo anno Mclxxxxiiij anni, il decto Arrigo inperadore prese Salerno per forza, e tucto il rengno di Cicilia e tutto il retaggio della reina Gostanzia, cioè Cicilia, Pulgla e Calabra; la quale conquistò il predecto Ruberto Guisscardo per forza di lancia, e trassela di mano di Saracini; la quale possedea il Saladino soldano e 'l grande Massamuto di cavalleria e lo nobile huomo Sirii di Baruti.

Erano consoli di Firenze messer Catalano Salandri della Tosa e messer Uberto delli Uberti. Poi nel Mclxxxxv anni fue consolo di Firenze messer Lanberto Lanberti e messer Ubaldo Usinbardi. Poi nel Mclxxxxvj anni fue consoli di Firenze messer Aldobrandino Barucci e conpangni.

Poi nel Mclxxxxvij anni, del mese d'ottobre, morio il detto Arrigo inperadore in Cicilia nella città di Palermo; a grande onore fu sopellito.

In questo anno erano consoli di Firenze messer Conpangno Arrighucci e messer lo Schiatta delli Uberti. Poi nel Mclxxxxviij, esendo consoli di Firenze messer Davizzino della Tosa e messer Gherardello di Vissdomini, i Fiorentini disfecero Frondingnano, e l'asedio si puose a Simifonti, nobile e fortissimo castello ch'era di conti da Certaldo.

In questo anno Mclxxxxvij fu disfatta la roccha di Saminiato del Tedessco da' terrazzani.

In questo anno fue generale pace per tutta Ytalia.

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