SCENA SECONDA.

Candiani (di mezza età. Veste bene, ma non elegante. Faccia aperta di buon uomo, debole e remissivo malgrado la sua apparente ruvidezza). Egli scende rapido i gradini del vestibolo, si ferma un poco, guarda intorno, vede quella che cerca e si precipita con molta ansia verso di lei.

Candiani.

Ah!... Siete laggiù, Valentina?... Vi ho cercata da per tutto!

Valentina

al richiamo si è scossa e ora risale movendo incontro a Candiani.

Perchè?... C'è qualcosa di nuovo?

Candiani.

C è qualcosa di peggio!

Valentina.

No!

Candiani.

Sì, Valentina! È il precipizio!

Valentina.

E continua?

Candiani.

Continua! Continua! S'è intestato a volersi riprendere, ma più va avanti, più il disastro si aggrava!

Valentina

con ansia.

Bisogna impedirlo, Candiani!

Candiani.

Impedirlo? È una parola! Tutto intorno è un fitto cerchio di gente, un mormorio di commenti, di esclamazioni soffocate.... Si sussurrano le cifre.... si vanno raggiungendo delle somme fantastiche!

Valentina

con trepidazione.

E Luciano?

Candiani.

Non vede, non sente.... La sigaretta spenta fra le labbra, senza tradire la più piccola emozione, perde e raddoppia, raddoppia e perde: s'è accanito con una fredda violenza selvaggia!

Siede, quasi sfibrato dalla sua angoscia.

Valentina

torcendo nervosamente nelle mani il piccolo fazzoletto.

Dio mio!... Che avverrà?... Che avverrà?...

Candiani.

Quello che era prevedibile.... quello che avevo previsto sino da ieri.

Valentina.

Perchè non gli avete parlato?

Candiani.

Era a voi che toccava parlarne! Io vi avevo avvertita. Dovevate portarlo via! M'avevate promesso di farlo!

Valentina.

L'ho tentato! Ma sapete com'è! Non si può insistere.... Partire? m'ha detto. Far credere che ho paura? Ah! No! Tutto per tutto, oramai!... Cosa dovevo rispondergli?... Cosa?...

Candiani.

Dovevate rispondergli che avete pure il diritto di non vivere allo sbaraglio e di non sciupare la vostra giovinezza legandola alla corsa vertiginosa di un pazzo!

Valentina.

Oh! Che importa di me, Candiani! È per lui ch'io sono angosciata!... Che succederà di lui?... Non può sempre sperare che la fortuna ritorni!

Candiani.

Già! Come è avvenuto l'altra volta! Ma eredità in vista – ora – non ce n'è più! L'anno scorso, dopo il famoso crollo a Biarritz, ha trovato subito uno zio che s'è deciso a morire per rifornirgli le tasche. Non penserà che la sua esistenza sia seminata di parenti che muoiono a tempo!... Ma poi, poi, non è questo!... È tutto il sistema sbagliato! C'è nella sua vita un disordine, uno squilibrio che rasentano la follia !... Voi lo seguite perchè vi fa comodo, io non parlo perchè non mi ascolta, e con qualunque fortuna, credete a me, si ritornerà sempre da capo!

Valentina

con desolazione.

E allora?

Candiani.

Una risoluzione energica ci vuole!

Valentina.

Troviamola, Candiani! Io sono pronta a fare tutto quello che volete! Ma non abbandoniamolo così!

Candiani.

Ah! per mio conto ho già deciso! Domattina, con il primo treno, parto!

Valentina.

No!

Candiani.

Sì, Valentina. Parto. Ne ho abbastanza! Non sono poi nè suo fratello, nè il suo tutore, nè la sua amante!... Sono un povero diavolo che ha il solo torto di volergli bene. Ha mai dato retta a un mio consiglio? Appena m'azzardo ad aprir bocca, la conoscete la sua frase: «zitto, borghese!» E il borghese, fin che può sta zitto, e quando non ne può più, sempre zitto, prepara i suoi bagagli, si guarda bene dal salutare qualcuno, e se ne va.

Valentina.

Farete questo?

Candiani.

Oh! Lo farò!

Valentina.

In un momento simile?

Candiani.

È il momento giusto!

Valentina

con voce di pianto.

Ed è per dirmelo che siete venuto a cercarmi?... Ah! Candiani! non avete cuore! M'ero appartata laggiù per non vedere, per soffrire io sola. No! Dovevate arrivar voi, farmi un bel quadro del disastro, attribuirmene una parte di responsabilità....

Candiani

interrompendola vivamente.

Io cerco di difendere il vostro interesse, cara mia!

Valentina.

Bella difesa, se quando mi rivolgo a voi, all'unica persona della quale ero sicura, mi rispondete con tutta calma: me ne lavo le mani!... Vi ringrazio!... Me ne ricorderò!...

fa l'atto d'avviarsi.

Candiani

afferrandole una mano e trattenendola.

No.... Dove volete andare?...

Con dolcezza.

Avete ragione, Valentina.... Ma sono veramente esasperato!... Non so più quello che mi dico.... Lo prenderei a schiaffi, quel ragazzaccio.... e sento che finirò coll'abbracciarlo!... Lo so.... mi succede sempre così!

Reagendo.

E lui se ne approfitta, perchè ci sa deboli! E non bisogna esser deboli! È il nostro torto, Valentina! Fin che ci lasceremo dominare dalla sua volontà non otterremo mai niente! Bisogna unirci, noi due!

Con forza, battendo il pugno sul tavolino.

Bisogna salvarlo, perdio!

Valentina.

Parlate piano!... C'è gente!

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