Adelina – Carmine
Adelina — Buon giorno Carmine.
Carmine — (voltandosi, sorpresa) Oh! che testa! Tu?... E chi t’aspettava stamane? Buon giorno.
Adelina — Non è mercoledì?
Carmine — Sì cara. Sarà benissimo mercoledì, ma io non me ne ricordavo più. E non ho studiato proprio niente, sai.
Adelina — Male... malissimo... (si toglie i guanti e il cappellino che poserà sul pianoforte).
Carmine — Se sapessi quanto ho da fare! Non ho trovato un minuto nemmeno per aprire il pianoforte.
Adelina — Pazienza!... Vuol dire che lo apriremo adesso!
Carmine — Ma ridurremo la lezione a mezz’ora. Non un minuto di più, proprio per non averti fatto fare il viaggio inutilmente.
Adelina — Peccato! si andava così bene, adesso!
Carmine — Sai che non è colpa mia. Ho dovuto rimettere in ordine tutta la casa.
Adelina — Eh, me lo immagino... E... di’ un po’: si hanno notizie dell’arrivo?
Carmine — S’aspetta di giorno in giorno...
Adelina — Come mi piacerebbe vederlo!
Carmine — Diamine! Lo vedrai! Non arriva mica in maschera! (e cerca la sua musica sul pianoforte).
Adelina — Rileggevo stanotte «La sete di vivere». Che libro; che gran libro!... Fa rimpiangere....
Carmine — (semplice) Che cosa?
Adelina — Ma!... Forse di non aver vissuto!
Carmine — Vuoi che ripassiamo quel Grieg della settimana scorsa?
Adelina — L’hai studiato?
Carmine — No. Ma mi piace, e allora non faccio fatica.
(Siede al piano. Adelina le siede vicino. Tutte e due . voltando le spalle verso il fondo. Carmine comincia a suonare con molta poesia).