Marchini – Concetta – Carmine poi Clemente – Domenico — Elisabetta
Marchini — (togliendosi il soprabito, allegramente) Hai visto?
Concetta — Ho visto! (e si toglie il cappello).
Marchini — Sei convinta che avevo ragione io?
Concetta — Ci fermiamo anche stasera?
Marchini — O Dio... Se insistesse proprio molto.....
Concetta — Non credi che insisterà?
Marchini — Taddei? Ma Taddei è capace di farci perdere l’ultimo treno pur di tenerci qui...
Carmine — (entrando di corsa) Elisabetta?... Elisabetta?... (ai Marchini) Oh! scusino... Buon giorno a loro... Hanno visto passar di qua Elisabetta?...
Marchini — No, signorina Carmine.
Concetta — Come stai, Carmine bella?
Carmine — (sempre affrettatamente, senza guardarli) Bene... grazie... E loro anche, si vede, (correndo alla porta di fondo chiama) Clemente...? Clemente?... Qua subito!
Clemente — Eccomi, signorina!
Carmine — (risalendo) Mi perdonino, abbiano pazienza... Ma adesso verrà papà...
Marchini — L’abbiamo già visto papà...
Carmine — (distrattamente) Ah! sì?...
Clemente — (sulla porta di fondo) Desidera signorina?
Carmine — (rapidissima) Ascolta: Elisabetta deve essersi avviata adesso verso il paese per gli acquisti...
Clemente — L’ho vista uscire ora.
Carmine — Bene: corri! Tu hai gamba buona: fatti dare la nota, passala invece alla Filomena e rimanda qui Elisabetta, perchè il cuoco pare che fino a domani non ci sia e non bisogna perdere tempo in cucina!... Spicciati e torna!
Clemente — Volo! (esce di corsa)
Marchini — (sempre più sbalordito) Ma... signorina Carmine, se è per noi...
Concetta — Bada che se diamo tanto disturbo ce ne andiamo senz’altro!
Carmine — (sbadatamente) Sì... grazie.... Cioè, no... Scusino... (prendendosi la testa) Dio mio! Dio mio! non mi raccapezzo più!.. Ma sono dunque tutti spariti in questa casa?
Marchini — Anche noi, infatti...
Concetta — Quando siamo arrivati non c’era nessuno!
Carmine — (correndo alla porta di fondo) Ah! eccolo là!... (chiama) Domenico?... Domenico?... Presto!
Concetta — (piano al marito) Mi sai spiegare perchè fa tutta questa confusione?
Marchini — (lusingatissimo) Per noi!... Per noi!..
Concetta — Bisognerà dirle qualche cosa, almeno per educazione....
Marchini — Lasciala fare!... Lasciala fare!
Domenico — (sulla porta) Voleva me?
Carmine — Sì, volevo te. Ma al solito, quando ti si cerca, non ti si trova mai!
Domenico — Ero andato dal sarto, per via di quei difettini.
Elisabetta — (correndo come può) Sono qua!
Clemente — (entrando rapido) Ho passato la nota alla Filomena!
Carmine — (a Elisabetta) Tu fila in cucina. Io devo correre a vestirmi. Dunque, se hai bisogno di aiuto, chiama l’Annetta, chiama la Rosa... chiama chi vuoi... ma l’importante è di far presto e bene!
Elisabetta — (esce).
Carmine — (a Domenico) Tu torna dal sarto, immediatamente. Fatti consegnare la livrea...
Domenico — Non sarà pronta. ..L’ho portata ora...
Marchini — (slabordito) La livrea?...
Carmine — Fattela ridare com’è, che, tanto, va benissimo... Le maniche... taglieremo... non si vedrà... prendi la bicicletta... spicciati... Appena torni va a vestirti, e ti raccomando, servi come t’ho insegnato ieri.
Domenico — (esce).
Carmine — (a Clemente) Tu... aspetta... Tu aiuterai Domenico nel servizio... poi verrò a dirti come... Va’... aspettami in cucina.
Clemente — (esce).
Carmine — (rivolgendosi finalmente ai Marchini) Io poi vi domando un milione di scuse...
Concetta — Ma, Carmine bella, per carità... come noi non ci fossimo.
Carmine — Magari... (riprendendosi) Magari, tutto andrà malissimo.
Marchini — Se immaginavamo di portare questo scompiglio...
Concetta — Una cosa alla buona...
Marchini — In confidenza...
Concetta — Diamine!
Marchini — Diavolo!... fra noi!
Carmine — Adesso verrà qui papà...
Concetta — L’abbiamo già visto, Carmine bella...
Marchini — L’abbiamo già visto papà...
Carmine — Ma ora, ve lo rimando... perchè credo... sì... ecco... insomma credo... Con permesso!... Vi spiegherà lui!!... (esce rapidissima).