SCENA VII.

MarchiniConcettaCarmine poi Clemente – Domenico — Elisabetta

Marchini — (togliendosi il soprabito, allegramente) Hai visto?

Concetta — Ho visto! (e si toglie il cappello).

Marchini — Sei convinta che avevo ragione io?

Concetta — Ci fermiamo anche stasera?

Marchini — O Dio... Se insistesse proprio molto.....

Concetta — Non credi che insisterà?

Marchini — Taddei? Ma Taddei è capace di farci perdere l’ultimo treno pur di tenerci qui...

Carmine — (entrando di corsa) Elisabetta?... Elisabetta?... (ai Marchini) Oh! scusino... Buon giorno a loro... Hanno visto passar di qua Elisabetta?...

Marchini — No, signorina Carmine.

Concetta — Come stai, Carmine bella?

Carmine — (sempre affrettatamente, senza guardarli) Bene... grazie... E loro anche, si vede, (correndo alla porta di fondo chiama) Clemente...? Clemente?... Qua subito!

Clemente — Eccomi, signorina!

Carmine — (risalendo) Mi perdonino, abbiano pazienza... Ma adesso verrà papà...

Marchini — L’abbiamo già visto papà...

Carmine — (distrattamente) Ah! sì?...

Clemente — (sulla porta di fondo) Desidera signorina?

Carmine — (rapidissima) Ascolta: Elisabetta deve essersi avviata adesso verso il paese per gli acquisti...

Clemente — L’ho vista uscire ora.

Carmine — Bene: corri! Tu hai gamba buona: fatti dare la nota, passala invece alla Filomena e rimanda qui Elisabetta, perchè il cuoco pare che fino a domani non ci sia e non bisogna perdere tempo in cucina!... Spicciati e torna!

Clemente — Volo! (esce di corsa)

Marchini — (sempre più sbalordito) Ma... signorina Carmine, se è per noi...

Concetta — Bada che se diamo tanto disturbo ce ne andiamo senz’altro!

Carmine — (sbadatamente) Sì... grazie.... Cioè, no... Scusino... (prendendosi la testa) Dio mio! Dio mio! non mi raccapezzo più!.. Ma sono dunque tutti spariti in questa casa?

Marchini — Anche noi, infatti...

Concetta — Quando siamo arrivati non c’era nessuno!

Carmine — (correndo alla porta di fondo) Ah! eccolo là!... (chiama) Domenico?... Domenico?... Presto!

Concetta — (piano al marito) Mi sai spiegare perchè fa tutta questa confusione?

Marchini — (lusingatissimo) Per noi!... Per noi!..

Concetta — Bisognerà dirle qualche cosa, almeno per educazione....

Marchini — Lasciala fare!... Lasciala fare!

Domenico — (sulla porta) Voleva me?

Carmine — Sì, volevo te. Ma al solito, quando ti si cerca, non ti si trova mai!

Domenico — Ero andato dal sarto, per via di quei difettini.

Elisabetta — (correndo come può) Sono qua!

Clemente — (entrando rapido) Ho passato la nota alla Filomena!

Carmine — (a Elisabetta) Tu fila in cucina. Io devo correre a vestirmi. Dunque, se hai bisogno di aiuto, chiama l’Annetta, chiama la Rosa... chiama chi vuoi... ma l’importante è di far presto e bene!

Elisabetta — (esce).

Carmine — (a Domenico) Tu torna dal sarto, immediatamente. Fatti consegnare la livrea...

Domenico — Non sarà pronta. ..L’ho portata ora...

Marchini — (slabordito) La livrea?...

Carmine — Fattela ridare com’è, che, tanto, va benissimo... Le maniche... taglieremo... non si vedrà... prendi la bicicletta... spicciati... Appena torni va a vestirti, e ti raccomando, servi come t’ho insegnato ieri.

Domenico — (esce).

Carmine — (a Clemente) Tu... aspetta... Tu aiuterai Domenico nel servizio... poi verrò a dirti come... Va’... aspettami in cucina.

Clemente — (esce).

Carmine — (rivolgendosi finalmente ai Marchini) Io poi vi domando un milione di scuse...

Concetta — Ma, Carmine bella, per carità... come noi non ci fossimo.

Carmine — Magari... (riprendendosi) Magari, tutto andrà malissimo.

Marchini — Se immaginavamo di portare questo scompiglio...

Concetta — Una cosa alla buona...

Marchini — In confidenza...

Concetta — Diamine!

Marchini — Diavolo!... fra noi!

Carmine — Adesso verrà qui papà...

Concetta — L’abbiamo già visto, Carmine bella...

Marchini — L’abbiamo già visto papà...

Carmine — Ma ora, ve lo rimando... perchè credo... sì... ecco... insomma credo... Con permesso!... Vi spiegherà lui!!... (esce rapidissima).

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