SCENA II.

CarmineAdelina

Carmine — (nervosamente, camminando) Ah! che gente! che gente!

Adelina — Son da schiaffi!

Carmine — Ma li hai sentiti? Li hai sentiti? E se c’è uno gentile con loro, è proprio lui! Se c’è uno che si sforza di trattarli con cordialità, da pari a pari, è proprio lui!

Adelina — (esitante) Mi permetti?

Carmine — (fermandosi) Che cosa?

Adelina — No... non guardarmi con quegli occhi lì. Perchè io sono perfettamente del tuo parere, ma....

Carmine — (subito) Ma....?

Adelina — Eh! no... se mi aggredisci così, non parlo più!

Carmine — Ma parla, in nome di Dio!... Anche tu... cos’è?... vuoi dirmi che ho sbagliato?... che non dovevo?.. ch’era meglio lasciarli dire e star zitta?

Adelina — Ecco. Non per la cosa in sè... che, tutto sommato, una buona lezione se la meritavano... Ma perchè quella è gente tanto piccola, da pensare magari...

Carmine — Che io...

Adelina — Ecco!

Carmine — (vivamente) Non cominciar col pensarlo tu, sai?

Adelina — Perchè mi rispondi così?

Carmine — Ti rispondo come sento di dover rispondere!... E con violenza... sì... con tutta la mia violenza... perchè sento... non so quello che sento intorno a me... È Roberto? Sono le loro frasi pungenti? È questa tua raccomandazione? Sì, questa più di tutto... perchè vuol dire che anche in te c’è questo dubbio!

Adelina — (con dolore) Ma no, Carmine....

Carmine — (con fermezza) No No! E te lo giuro!... Perchè sarebbe incredibile... sarebbe enorme... E bisogna lottare, bisogna vincere! Sì.... bisogna vincere! Non so che cosa, non so perchè.... ma anche la mia allegria, oggi, è triste! Vedi Adelina: è come se io volessi affermare a me stessa una verità che è assoluta... E non dovrei sentire questa necessità... non dovrei, vero? Ma allora, perchè anche tu mi butti là questo dubbio attraverso il dubbio che possono aver gli altri? Non bisogna!... Non bisogna, (e afferrando alle braccia Adelina) dimmi che tu, no... che tu non lo puoi pensare... (altro tono, con viva, dolorosa sorpresa).... Piangi? Perchè?...

Adelina — (chiudendo gli occhi) Perdonami....

Carmine — (con tremore, stringendosi a lei) Perchè?

Adelina — (senza voce) Non lo so.

Paolo — (la voce di Paolo che s’avvicina con Taddei). Mi sembri Dioniso, il Dio seminatore!

(La risata di Taddei)

Adelina — (spaventata) È lui! (e fa atto di scappare)

Carmine — (trattenendola) No... aspetta... non andartene!

Adelina — (svincolandosi) No... adesso no... lasciami... Più tardi!.. (e scappa)

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