— Mi sta bene – disse quel di Monveglio. Ma l’altro bestemmiò Iddio e la sorte e la figliola. Pareva un vecchio cane arrabbiato. E imparando il fatto del leardo – Maledetto quel cavallo! – gridò furibondo –. Per lui ho rinnegata la figliola e lascerò al diavolo la mia roba!
— Al diavolo – gridava – al diavolo!
E ser Lapo, la notte, nei sogni torbidi osservava un cavallo furioso con sópravi la figlia traverso il bosco; e la visione e l’impressione dei sogni perdurandogli nella mente turbata e affievolita, egli ripeteva spesso anche di giorno: – Ah quel maledetto cavallo! quel cavallo! Maledetto!