II.

Del resto, quand'anche Alfonso Varchi fosse caduto a temer dell'amico per la sua tranquillità domestica e fosse stato preso da gelosia, si sarebbe dovuto acquietare in un confronto fra le donne accostate da Giulio nell'alta società e sua moglie: questa non era una donna per Giulio. Bella sì, ma non sentimentale, non intellettuale, non nevrotica: (Giovanna era sana e savia. E Giulio Galardi, per parte sua, non si curava punto di quella signora Giovanna, che agli aneddoti e ai pettegolezzi da lui riferiti fedelmente e coscienziosamente, porgeva orecchi e occhi incerti, come a storie inverosimili, e quasi per opporre la serietà sua alla fatuità di quelle eroine, domandava al marito notizie politiche, commerciali, industriali e agricole. Lieto della felicità dell'amico, Giulio si ripeteva spesso:

- Che stupida! Alfonso non poteva essere più fortunato!

Passarono così tre anni; durante i quali nella famiglia Varchi e nello scapolo Galardi nulla avvenne, a loro credere, che adombrasse la reciproca e triplice confidenza. Frattanto Giovanna procreò l'un dopo l'altro due mirabili maschiotti; Alfonso s'ingolfò sempre più nelle faccende, non restandogli tempo oramai che d'accarezzare i bimbi dopo pranzo; e Giulio mutò quattro o cinque illusioni d'amore in delusioni, trovando le une e le altre sempre identiche. La migliore società infatti è sempre tale e quale: in tutti gli uomini, in tutte le donne - gentiluomini e gentildonne - che la compongono; in tutte le cose; in tutte le passioni; in tutti i capricci.

Sì sì! Che noia !

L'amore? noia! Il gioco? noia! I teatri? noia! I cavalli? noia! Uf!

Appunto da questo terribile male, la noia, che è la figlia di tutti i vizi, dovevano cominciare i guai di Galardi; e cominciarono appunto dal dì che all'entrare in casa Varchi gli parve di tornare in porto, non quale nocchiero dopo lunga tempesta, ma quale pescatore che non ha pescato niente. I guai cominciarono quando egli, stufo e ristufo di troppe donne «per lui», contò i suoi anni e si chiese: «Se prendessi moglie anch'io? una donna come...?»; quando sentì una fitta al cuore, mentre abbassava il capo alla dura riflessione che gli venne fatta: «Di Giovanne ce n'è una sola!» Altro che stupida! Bella sì, ma tutt'affetto per i figli, per il marito, per la casa; onesta, pacifica, tenera, economa.

A farla corta, Giulio Galardi s'innamorò senza volere (e fu veramente il suo primo amore) della signora Giovanna Varchi; ella - stupida o no, poco importa, chè di certe cose se ne accorgono anche le stupide - se n'accorse; e Alfonso Varchi non se ne accorse.

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