SCENA TERZA

Creonte, Emone

Guardie

Emone

– Pria dell’ora prefissa, in campo udrassi

di me novella.

Creonte

Emon fia in sé tornato,

pria di quell’ora assai. – Le tue minacce

antivenir potrei: – ma, del mio amore

darti vo’ più gran pegno; in te, nel tuo

gran cor fidarmi, e in tua virtù primiera,

ch’io spenta in te non credo.

Emone

– Or va, fia degno

quant’io farò, di mia virtù primiera.

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