Rosmunda.
Quant'io abborro costei, neppure io stessa il so. Cagioni, assai ve n'ha; ma troppo alla mia pace importa il non chiarirne la piú vera, e maggiore. Il cor mi sbrana un dubbio orrendo... Ma traveggo io forse... Ah! no; dubbio non è; fatal certezza ben è: lei non rimira il mio consorte con quell'occhio di sdegno, onde si sguarda dall'uccisor la figlia dell'ucciso. Tal volta a lei senza adirarsi ei parla; e d'essa pur senza adirarsi ei parla. Della costei, giá non dirò beltade, ma fallace dolcezza lusinghiera, forse ch'ei preso all'amo?... Ah! non si appuri tal vero mai. Lungi Romilda, lungi di quí per sempre... A un tal pensier mi bolle entro ogni vena il sangue. O d'Alboíno figlia esecrata giá, degg'io scoprirti anco rivale mia? - Tacciasi... Viene Almachilde... Vediam, s'io pur m'inganno. |