LETTERA IV.

La libertà della stampa è un gran freno in questo Paese all'arbitrio e all'abuso che potrebbe farsi della imperfezione delle Leggi. Quà si stampa tutto. Le Gazzette in grandissimo numero (tale che il Governo ne ha una rendita non indifferente per la tassa che ha posta sopra ognuna di loro foglio per foglio) sanno tutto e dicono tutto, sì riguardo al Pubblico, che ai particolari. Una persona offesa prende la sua soddisfazione annunziando a tutti l'offesa e l'offensore; mette in ridicolo, espone il caso tale quale è, con abuso della verità qualche volta, ma senza nominare, e con tale artifizio di parole che non resti dubbio del soggetto. Quando la storia si estende [21] alla qualità di satira o libello infamatorio, la Legge se è reclamata, esamina e punisce. Non si risparmiano i Magistrati, il Ministero, la Casa Reale, il Re. Insomma la libertà della stampa è forse la vera cagione per cui l'Inghilterra ha più buon costume e libertà che tutt'altro Paese d'Europa, sì politica che personale. Ha ragione il Parlamento di esserne geloso; e perciò pare strano che questa libertà non esista per Legge fondamentale come in America. Non è che un privilegio preso dalla Nazione, come dedotto per conseguenza di esser Nazione libera. L'autorità del Re non ha il coraggio di attaccarla scopertamente, appunto perchè non sia sanzionata ed estesa con una Legge formale. In fatti il Ministero e il Parlamento stesso di quando in quando, coperti dalla Legge contro i libelli, inquietano seriamente questa libertà, e fanno soffrire pene afflittive e pecuniarie [22] a chi si è abbandonato troppo ciecamente all'opinione di averla. La prendono, se non per altro, per pretesto in certe vendette, come nel caso dell'imprigionamento di M. Wilkes, nel precedente del Dottore Shebbear, e di altri ch'è inutile il rammentarvi. Comunque sia, è fuori di dubbio che la libertà della stampa avendo in se molti inconvenienti ma nel tempo istesso molti più vantaggi, meriterebbe di essere autorizzata con pubblica costituzionale Sanzione, con indicare precisamente e senza equivoco quella natura e quei limiti, che fossero compatibili col carattere di una Nazione libera, ma che ha quei riguardi sociali, ai quali il costume e la ragione vogliono giustamente che siamo soggetti.

Avendovi accennata la moltiplicità delle Gazzette, Voi avete giudicato sicuramente che in Inghilterra si ha molta passione per questo genere di [23] lettura, nè vi siete ingannato. Quì in Londra, come in tutte le Provincie, la Gazzetta è la passione di ognuno, qualunque ne sia la classe e condizione; vi dirò ancora che questa passione figlia per se stessa dell'ozio, è forse una delle prime cagioni dell'istruzione, dell'industria, dello spirito pubblico di questa Nazione. Vi si parla di Politica, di Commercio, di Storia, di Morale, di Fisica, di Letteratura, di Arti, di Mestieri; vi si parla di Edizioni di Libri, vi se ne danno degli Estratti. Tutti leggono queste Gazzette; ognuno vi trova qualche cosa che fa per lui. Questo porta una generale idea di tutte le cose, superficiale se si vuole; ma meglio è averla che no, come nella maggior parte degli altri Paesi, e il Popolo non ha da esser dotto, ma è bene che sia istruito. Questa lettura a parer mio produce anche un effetto inosservato, ma di somma importanza. Essendovi moltissimi uomini [24] che per mancanza di occasione e di comodi non possono conoscer se stessi, nè la qualità nè l'estensione nè l'inclinazione del proprio natural talento, altrove muojono inutili ed oscuri; quà con leggere le diverse materie che si registrano sulle Gazzette, la loro indicazione gli scuote, gli sveglia, e fa che sappiano del loro spirito quanto essi medesimi non sapevano e non saprebbero, e gli fa perciò determinare a prendere la direzione che loro conviene. Per questo in Inghilterra vi sono più grandi uomini in ogni sorte di professione, che in ogni altro Paese. Nè crediate che quà la razza umana abbia più ingegno che altrove: crediate piuttosto che questo è, perchè oltre le altre ragioni che si hanno di diventar tali, come forse verrà fatto a me di accennarvi e a voi di conoscere, distinta dagli uomini la loro inclinazione, si applicano a secondarla per quella strada per la quale da [25] loro stessi si sono sentiti diretti, e non perdono il tempo sopra più e diversi oggetti come presso di noi, che incerti andiamo direi quasi tastando per provarci, e per sapere qual di esse sia quella per cui siamo più adattati. Nella persuasione in cui sono, che in questo Paese molto contribuisca a questa scoperta la lettura della Gazzetta, ne risulta esser questo un oggetto non indifferente per la pubblica educazione.

Altro molto importante vantaggio vedo produrre la Gazzetta in Inghilterra, e questo è il consiglio che ne riceve il Ministero e il Parlamento. Essendo permesso ad ognuno di dire la propria opinione e sopra quello che si è fatto e sopra quello che può farsi, ne segue che la Gazzetta piena è sempre di sentimenti e di esami politici. Se molti sono stravaganti e falsi, molti sono anche giusti e veri, affatto impensati, nuovi; il Ministro non ha [26] che da scegliere. Senza ch'egli abbia la pena di leggerlo, gli è indicato dalla voce pubblica quando l'occulto politico Ragionatore ha suggerito un espediente felice; è ripetuto dalle altre Gazzette, è combattuto, è discusso, e poi palesato quasi a pubblici Voti. Ho letti su questi Fogli dei pensieri politici molto sublimi; gli ho trovati poi esaminati, contrastati, approvati; ho anche vedute dopo alcun tempo delle operazioni di Governo esattamente corrispondenti.

Terminerò questa lettera con una osservazione generale sopra la stampa. In nessun Paese è tanto perfezionata, e l'uso di lei tanto portato avanti e rivolto al pubblico benefizio, quanto in Inghilterra. Tutto si stampa e per tutto, e si stampa bene e correttamente. È incredibile a quante e a quali piccole transazioni sociali è estesa la stampa. È oggetto non indifferente il [27] tempo che fa guadagnare agli uomini negli affari; e del tempo si fa gran caso in Inghilterra, perchè si sa che farne. Tal metodo favorisce anche gli affari stessi rendendoli più chiari, più alla portata di tutti, più facili. Così viene di nuovo per un altro mezzo ad essere istrumento della pubblica educazione. Raramente s'incontra persona in Inghilterra che non sappia leggere e scrivere; e quello che è più da sorprendere è, che si legge bene, e con tutta la difficoltà dell'Ortografia della lingua, si scrive con una esattezza che non si conosce in verun Paese. Forse converrete meco che la stampa contribuisce a questo non poco. [28]

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