LETTERA XVI.

Non avendo rapporto alcuno il sistema delle due grandi Università di Oxford e di Cambridge, le sole dell'Inghilterra, con quello delle nostre d'Italia, credo che possa interessarvi il parlarne e il dirvi quello che ho potuto raccapezzarne nella visita fatta ad ambedue. Sebbene siano due corpi separati, indipendenti tra loro tanto da non aver che far punto l'uno con l'altro, per brevità metterò in comune quello che hanno di comune, distinguendo solo in ciò che differiscono, e questo non è molto. La mia visita fu più lunga a quella di Cambridge, sebben l'altra sia riguardata come la maggiore e la prima. In fatti questa che ha annualmente [197] sopra 1500 Studenti, è formata da venti Collegi e cinque Sale, e quella che ne avrà più o meno circa i 1000, ha dodici Collegj e quattro Sale. Questi Collegj e Sale non differiscon tra loro quasi che nel nome, essendone l'oggetto appresso appoco il medesimo.

Sono questi Collegj e Sale che tutti insieme uniti come si dice quà in corporazione, formano il Corpo morale che si chiama Università con ampj e onorifici privilegj. Tra questi i più essenziali sono quello di mandar due Membri al Parlamento, e di aver giurisdizione in esclusione delle Corti del Re, sopra tutte le azioni civili e processi di qualunque sorta, eccettuati quelli sopra alto tradimento, nei quali uno Scolare o altra persona appartenente all'Università sia una delle parti, con la facoltà a sua discrezione di procedere secondo la comun [198] Legge del Paese, o secondo i loro proprj locali costumi.

Queste Università hanno ciascheduna due Capi, un Cancelliere e un Gran Maestro di Casa (High Stewart) dignità che si occupano da un Pari del Regno, e che sono di onore più che di autorità. Questa risiede in un Vice-Cancelliere e in quattro Pro-Vice-Cancellieri in Oxford; e in Cambridge in un Vice-Cancelliere e in una specie di Tribunale col nome di Caput ch'egli compone unitamente a cinque altri Soggetti. L'Università di Cambridge ha delle Cariche che non ha l'altra; ha due Moderatori, due Esaminatori, due Tassatori. Ambedue poi le Università hanno un Oratore del quale ognuna si serve in occasione di dover parlare al Pubblico; e due Soggetti col nome di Proctors, forse Procuratori, la cui autorità si [199] estende sopra tutti gl'Individui del respettivo Corpo, come quelli che vegliano sopra l'ordine generale e particolare. Per rendere più indipendenti che sia possibile queste Università, dovete osservare che il Giudice di Pace, quel Magistrato di tanta importanza in questo Paese che veglia sopra la tranquillità pubblica sì in Oxford che in Cambridge, è sempre il loro Vice-Cancelliere. Ognuna di queste Università ha certi Fondi dalle cui rendite si fanno quelle spese che riguardano l'Università in generale, adunandosi i loro Capi di quando in quando e secondo le occorrenze, per consultare in comune e deliberare secondo i comuni bisogni.

I Collegj sono composti di Compagni e di Scolari, oltre certi Ufiziali e serventi inferiori di varie specie, tutti mantenuti dai respettivi Fondi; ma i Compagni essendo gl'Individui [200] che strettamente formano il Collegio, sono essi soli quelli che detratte le spese per il mantenimento, Impieghi ed altro, dividono tra loro ciò che resta della rendita ch'egli ha. Perciò un uomo di talento ma senza fortuna, dopo sette anni di Collegio come Scolare o come Studente, meritandolo può diventar Compagno ed aver per tutta la vita se non altro, una sicura ed onesta sussistenza. I Collegj hanno ancora dei Pensionarj divisi in primo e second'ordine: quelli del primo sono della Nobiltà e Gentiluomini di ricca fortuna e si chiamano Compagni comuni, perchè pranzano coi Compagni del Collegio; quelli del second'ordine che pranzano con gli Scolari, si chiamano Commoners Comuni; gli uni e gli altri però si mantengono a proprie spese. Vi è ancora un considerabil numero di Studenti d'inferior condizione chiamati Sizars: questi sebbene non assolutamente della fondazione, [201] sono abilitati a ricevere molte beneficenze dei Collegj chiamate esibizioni, che gli ajutano a sopportare la loro sempre dispendiosa educazione: anche questi spesso arrivano per merito ai più alti onori dell'Università. Queste differenti Classi sono distinte dall'avere la prima e seconda l'abito lungo nero che per Statuto inviolabile devon portare sì in Oxford che in Cambridge tutti quelli che sono addetti all'Università, dall'aver dico quest'abito nero di seta e non di lana, come gli Studenti delle altre: e i Nobili son distinti pure dai Gentiluomini con una nappa d'oro che portano alla Berretta. Osserverete anche in questa occasione in cui pare che l'uniformità liberale dell'occupazione dovesse ammettere uniformità di vita e di vestiario, che in Inghilterra si vuol sempre riconoscere con esattezza e con rigore la differenza delle condizioni. [202]

Il Superiore dei Collegj che è chiamato dove in una maniera e dove in un'altra, gode del suo impiego a vita, a differenza del Vice-Superiore che resta in posto dove per un anno dove per due. L'uno e l'altro sono scelti dai Compagni tra loro medesimi, eccettuati quelli dei primi la cui nomina fu riserbata dal Fondatore. I Compagni hanno tutti qualche incumbenza o ecclesiastica o economica o letteraria. Quella del Tutore è la più importante e la più faticosa, e anche la più utile e la più onorevole. Eccovi di questo Tutore quanto ne so dal degno e dotto Soggetto a cui ero raccomandato in Cambridge, Mr. Posthlethwaite già uno dei Tutori più accreditati di quel Collegio della Trinità, che è il più numeroso di tutti per gli Studenti. Ogni persona che appartiene all'Università riseder deve in un Collegio e deve avere un Tutore, non eccettuati i Professori, [203] che se non son Compagni, per ordinario stanno in quel Collegio dove sono stati educati. Tutti aver lo devono anche per l'oggetto che il Collegio abbia uno del suo Corpo che risponda di loro per l'interesse. Gli Studenti pagano questo Tutore in proporzione del grado della loro nascita e fortuna; se son Nobili, gli danno per lo più 32 lire St. l'anno, se Gentiluomini 16, se Pensionarj comuni 8. Anche l'economìa privata del Giovine passa tutta per le mani del Tutore; egli paga l'affitto della Stanza, Tavola, Vestiario, Maestri di arti Cavalleresche ed altro che può occorrere. Da alcuni conti veduti, osservai che la spesa di un Nobile eccede sempre le 300 L. St. l'anno, anche supponendolo regolato; quella di un Gentiluomo è sopra le 240, e verso le 100 L. è quella di un Comune. Da questo rileverete che nella ipotesi la più favorevole, il mantenersi a queste Università [204] è di una spesa eccessiva sempre secondo le nostre idee. Per terminare sopra le incumbenze del Tutore, devo aggiungere che non solo egli ha la soprintendenza dell'educazione e condotta de' Giovani che gli sono affidati, ma ha quella ancora della loro applicazione e studio. Per questo vi sono dei Professori e dei Maestri pubblici, alcuni dei quali hanno soldo fisso, ma che sono pagati più o meno non ostante come quelli che non l'hanno, dai respettivi Studenti. II Tutore spesso insegna egli medesimo ai suoi, e sempre fa loro la ripetizione privatamente delle lezioni: in una parola questi Giovani sono totalmente sotto la sua custodia, ed egli è che deve renderne conto al Collegio e ai respettivi Parenti. È da questo che la riputazione ed il credito di un Collegio spesso dipende dalla prudenza e dai talenti de' suoi Tutori. [205]

È interessante a conoscersi il genere di vita in comunione che si conduce in questi Collegj. Vi mangiano tutti insieme in una Sala, Superiori, Compagni, Scolari e Studenti. Più volte mi son trovato in questa compagnìa giacchè i Compagni, previe certe convenienze tra loro, hanno la facoltà d'invitarvi un Forestiere: non lascerò intanto d'indicarvi alcune contradizioni curiose che v'incontrai. Le Tavole sono intorno alla Sala, alcune in mezzo per i Comuni e i Sizars e queste son servite da Donne e da Ragazze di 12 e 14 anni, che mi dissero andare ancora nelle stanze de' Giovani per servizio domestico, senza che nascessero inconvenienti, mi aggiunsero, ed io il credetti. Era la Tavola dove mi trovai, quella del Superiore unito ad alcuni Compagni e Pensionarj Nobili e Gentiluomini: consisteva il pranzo in pesce di stagione Makerels, in bue arrosto, in un'oca [206] pure arrosto, in un bodino di susine, insalata, patate, erba cotta, formaggio, pane al solito per mostra più che per uso, e piccola birra; chi vuol del vino lo paga a parte da se. Ho voluto farvi la storia minuta di questo pranzo perchè sappiate una volta per sempre come appresso appoco mangiano tutti gl'Inglesi per tutta l'Inghilterra. Al principio del pranzo viene una lista che contiene i piatti che si avranno, col loro prezzo. Si fa questo, dicono, per sapere ciò che si avrà in tavola; e poi è presa questa lista dal Maestro di casa che alla fine di un trimestre divide la spesa e passa il conto ai respettivi Tutori per quelli che non son mantenuti dal Collegio. La maniera di servir questo pranzo ch'è a un'ora dopo mezzo giorno, e il modo di starvi dei Commensali, benchè decente, è libero e disinvolto quanto quello che si osserva in tutte le Taverne e Caffè dove [207] si dà da mangiare nell'Inghilterra. La cena è alle 8 della sera e molto simile non in quantità, ma in qualità, al pranzo. I Compagni e gli Studenti principalmente devono presentarsi mattina e sera alla Cappella del loro respettivo Collegio, nè posson mancarvi senza espressa licenza del Superiore. Si ha per oggetto non solo la pratica della Religione, ma anche l'assicurarsi che gli Studenti non siano assenti per gli studj, ed essendo l'ora della sera fissata alle 9, tempo in cui al suono di una gran campana si chiudono i Collegj, si viene ad impedire che siano nella notte in luoghi inconvenienti e pericolosi.

Come ogni Collegio ha le sue Leggi particolari, così le pene in mancanza sono secondo i respettivi regolamenti: per lo più consistono nell'imposizione di qualche esercizio letterario. Si usa molto rigore anche per l'incontinenza [208] nel bere, a cui non è che troppo inclinata questa Nazione. Trovo nelle regole che mi dette Mr. Kett, Tutore di un Collegio di Oxford, esser la pena per la prima offesa al precetto suddetto, la traduzione in latino di un numero dello Spettatore; per la seconda, quella di un Sermone; per la terza quella di due Sermoni; per la quarta, sequestro in Collegio per una settimana, rigorosa presentazione alla Sala e alla Cappella, la traduzione di due Sermoni o il recitare a memoria 200 versi; per la quinta, l'informare della irregolar condotta il Padre o amici del delinquente; per la sesta, Rustication per quattro termini. Ho voluto darvi questo Codice Criminale, perchè osserviate che le prime pene son tutte liberali, che si viene in seguito a mescolarvi dell'afflittivo o almeno del molesto, che si riguarda come pena grave, e tale deve parere a un uomo di educazione e di onore, il [209] far pervenire la notizia del suo disordine al Padre e agli Amici, e per pena gravissima la rusticazione, che vuol dire il fare assentar dall'Università. Così devono esser gastigati i Giovani di cui voglion farsi degli uomini con un sentimento nobile di se medesimi.

Vi parrà straordinario che in Paesi nei quali concorre la Gioventù più ricca e più spiritosa del Regno, non seguano molti sconcerti colle Donne, in Cambridge in ispecie, dove son belle superiormente: eppure non ne segue, principalmente perchè poca o nessuna è la comunicazione che passa tra i Nazionali e quelli dell'Università, per orgoglio dalla parte di questi, e per cautela e prudenza dalla parte di quelli.

Eccomi a darvi un' idea degli studj che si fanno in queste Università, e dei Gradi che si conferiscono [210] in conseguenza di essi. Gli Studj regolati tutti dai Tutori, sono nei primi due anni sopra i Classici Greci e Latini, sopra l'Aritmetica, sopra la Storia: nei secondi due anni si applicano alla Logica, alla Filosofìa naturale e alle Matematiche. Intanto gli Studenti si preparano per la disputa che devono sostenere in pubblico alla fine dei quattr'anni per avere il primo Grado. Questo è quello di Baccelliere, che si riguarda come di maggiore importanza e perciò il più difficile ad accordarsi. Non si ottiene che dopo aver ben corrisposto all'esame che si fa in tre giorni di seguito sopra gli Studj de' quali ho parlato: sono assicurato ch'egli è realmente rigoroso, non fatto per forma come in molte Università che noi conosciamo. I soli Nobili hanno diritto ai Gradi senza rigor nell'esame e senza aspettare il tempo statutario: tanto è vero che la Nobiltà ha il privilegio [211] per tutto di parer di sapere. Quando si conferisce la graduazione, che porta di spesa circa 20 lire sterline, è questa una delle occasioni in cui l'Oratore in nome della Università parla al Pubblico, facendo un breve discorso di cinque minuti sopra quello che lo ha ricevuto. I Gradi sono di Baccelliere e Maestro d'Arti, Baccelliere e Dottor di Teologìa, Medicina e Legge. Il tempo che si richiede dagli Statuti per studiar nell'Università prima di poter esser qualificato a prendere i detti Gradi, è di quattro anni per un Baccelliere di Arti, e di tre altri per un Maestro; sette anni dopo si può diventar Baccelliere di Teologìa, e vi vogliono poi altri sette anni per prendere il Grado di Dottore. In Legge e Medicina uno Studente può esser Baccelliere dopo cinque anni di studio, e Dottore dopo la fine di altri cinque anni. È da notarsi che ottenuto il Grado di Baccelliere [212] secondo le regole e il tempo fissato dallo Statuto, non volendo tirarsi avanti per il servizio dell'Università, per ottenere i Gradi superiori non è necessario restare nell'Università istessa. Si può andare altrove, e consumato il tempo che ho indicato, si ritorna nell'Università, si giura di aver fatti gli Studj opportuni nella Professione per la quale si vuol l'altro Grado, si subisce un esame e si ottiene il Grado. È da notarsi ancora che quanto il primo esame è rigoroso ed esatto, altrettanto è di pura formalità e superficiale il secondo.Vi dirò nella mia prossima, quale credo che possa esserne la ragione. [213]

Share on Twitter Share on Facebook