LETTERA IX.

Liverpool 21. Giugno 1788.

Questa è la Città dell'Inghilterra che dopo Londra ha il Commercio il più esteso di ogni altra, e in questo momento credo senza dubbio che l'abbia anche maggiore di quello di Bristol. Essa ha relazioni con tutta l'Europa, giacchè per tutto manda Bastimenti in conto proprio e in noleggio; ne ha coll'Affrica e coll'America nelle Isole: in quella fa la Tratta degli Schiavi, e in questa gli vende. Si calcola che i Bastimenti suoi proprj siano sopra 400, da 60 Tonnellate fino a 800. Egli è facile a rilevarsi che con una navigazione così attiva non può fissarsi il numero dei suoi Abitanti che è sempre incerto e [154] precario; con tutto ciò per una ipotesi appoggiata al numero delle Case soggette alla Tassa, si dice esser questa Popolazione di 50 in 60 mila persone.

Prima di andare avanti, non voglio omettere un'osservazione che quanto credo che sia giusta, altrettanto la stimo importante per le conseguenze. Liverpool con tutta l'estensione del suo Commercio e della sua Navigazione ha della miseria più di quello che sarebbe da aspettarsi. Il basso Popolo, le Donne, i ragazzi in specie, sono stracciati, sporchi e meschini quanto possono essere nei Paesi più poveri dell'Italia e della Francia: le Case loro sono in disordine, con mobili rovinati e scarsi, con letto cattivo e mal difeso. La ragione credo che sia nell'essere il lavoro di una Città di Mare e Mercantile quasi tutto per gli Uomini, e a differenza delle [155] Città di Manifatture, poco o punto per le Donne e per i ragazzi; ed essendo gli Uomini poco affezionati alle loro Famiglie per la frequente o lunga espatriazione, e perciò con vizj di ogni genere, forse non somministrano a queste stesse Famiglie che poco o nulla dei loro profitti. Egli è anche vero che in Liverpool i profitti stessi degli Uomini son meno certi e men ricchi di quelli dei Paesi di Manifatture. Quando mi ci trovavo, vi feci osservare, che un Uomo guadagna in una settimana fino a due Ghinee e costantemente: altronde quì un Legnajuolo, e molti sono e devon esser addetti a tal professione per la costruzion numerosa che vi si fa di Bastimenti, non ha più che mezza Corona per giorno, cioè 15 Scellini per settimana. Un buon Marinaro ha tutto al più oltre la sua razione giornaliera, 40 Scellini per mese, soldo che si accorda a [156] quelli soltanto che vanno in Affrica, giacchè ai Navigatori per tutta altra parte, non si danno che 30 Scellini per mese, e tal guadagno rileverete da voi non esser certo, almen non continuo, riflettendo che vi è un tempo maggiore o minore, lungo qualche volta, in cui i Marinari non vanno in Mare. Da tutto questo e dallo stato in cui vedo il Popolo di Liverpool concludo, che se son necessarj i Porti di Mare in una Nazione industriosa per facilitare l'aumento dei suoi comodi, e l'estrazione dei proprj prodotti, egli è ugualmente necessario che essi non siano in troppo numero, e piuttosto che siano quanti bastano precisamente, in situazione opportuna, ben disposti e sicuri. A questo titolo si può considerar Liverpool come uno dei Porti meglio situati, meglio provveduti e più utili che abbia il Regno. L'esser vicino a Manchester, a Halifax, a Leeds, a Prescot e [157] ad altre Città di Manifatture, lo rendon dei più interessanti; e la vera cagione per cui egli è così florido e il centro di arditissime speculazioni per tutto il Globo, eccetto che per l'Asia, è forse l'esser vicino alle predette Città che lo nutriscon di affari e gli servon d'incentivo e di mezzo ad altri di altra natura. Se le Manifatture si allontanassero da queste parti, forse Liverpool nel perdere il privilegio di essere il veicolo per cui si diffondono per l'Europa, cesserebbe di esser l'Emporio del Commercio Inglese nell'Affrica e non avrebbe le altre estese commissioni che ha, benchè estranee al carattere de' suoi prodotti limitrofi. Se queste mie congetture son giuste, ella è trovata la ragione, perchè certi Porti già floridissimi e dotati dalla natura delle qualità migliori possibili per esser Porti, ora son ridotti a conservare appena il nome e la fama di ciò che [158] furono; e dovrà dedursi che è un voler perdere il tempo e dissipar l'opera e la spesa, il tentar di farli risorgere: egli è lo stesso che il desiderar gli effetti senza voler le cagioni; e in Italia abbiam qualche esempio dell'uno e dell'altro di questi casi.

Il Porto di Liverpool è formato dal Fiume Mersey che comunica col Mar d'Irlanda: egli è il più sicuro che possa idearsi, consistendo in molti Circondarj che chiamerò Darsene, e che quà diconsi Dock-Yards che entrano dentro la Città, traversata perciò dov'esse sono, da Ponti levatoj che si alzano e si abbassano secondo l'occasione ad ogni momento, giacchè ad ogni momento qualche Bastimento esce o entra per accomodarsi o per stazione. Queste Darsene eseguite con molta intelligenza idraulica marittima, appartengono al Pubblico alcune, a Particolari altre. [159] Quelle sono di tal vastità, che in una sola ho contati fino a 165 Bastimenti e non credo che fosse quella che ne avesse il più. Esse hanno intorno Magazzini per Mercanzìe di ogni genere, di Cannoni, di Armi, di Munizioni, di Vele, di Legnami e di tutti quegli articoli, sopra i quali si raggira il Commercio della Piazza, che può giudicarsi quanto è esteso anche dalla vastità di questi Magazzini e dal loro numero.

Il Commercio principale di Liverpool, oltre quello d'importazione e di esportazione respettivamente dei generi necessarj alle Manifatture dei Paesi limitrofi, e delle Manifatture istesse, è il Sale che si fabbrica nelle sue vicinanze, e la compra in Affrica degli Schiavi, conosciuta sotto il nome di Tratta dei Mori dalle Coste della Guinea, perchè egli è da questa parte Occidentale di quel vasto Continente [160] che si prendon questi Schiavi, coltivatori poi degli Stabilimenti Europei nelle Isole dell'America, dette le Indie Occidentali. Il Sale è la cagione dell'esser questo Porto assai frequentato dai Bastimenti esteri, da quelli del Baltico in ispecie, che portan legname da costruzione e da fabbriche, e prendon per il ritorno, oltre il Sale ordinariamente raffinato, Carbone, Terraglie e altre Manifatture. Il Porto appartenendo al Pubblico per la maggior parte, egli è il Pubblico che prende i profitti che produce: ogni Bastimento che vi entra, paga un tanto secondo il luogo che va ad occuparvi, secondo l'oggetto che ha, e la destinazione che deve avere: se questa è per la Costa, egli paga meno che se fosse per fuori di Regno. Un Bastimento non Inglese di Bandiera estera, paga il doppio di un Nazionale come in tutt'altro Porto dell'Inghilterra. Tutti pagano; [161] e pagano in proporzione della lor portata e del tempo che si trattengono. Immaginatevi qual rendita deve averne la Città: veramente ella è immensa, e si spende tutta in benefizio pubblico, in Strade, in Fabbriche. Di queste nel momento attuale ne hanno in moto per 400 mila lire Sterline. Con una sorgente di ricchezza così vasta e così sicura, egli è da fare specie che non si pensi alla migliore esistenza del basso Popolo, ed io non so darvi una ragione perchè non sia questo, se pur non è una quella di temer di distoglierlo dal lavoro, come non di raro produce la soverchia beneficenza, e un'altra può esser quella di riguardarsi come indifferente che egli viva o non viva in maniera comoda e pulita, quando può vivere senza stento. Liverpool ha tutto quel che spetta al decoro e al comodo pubblico più in largo di ogni altro Paese dell'Inghilterra, [162] e per questo ella è una delle Città più ragguardevoli, come è delle più importanti che abbia il Regno.

In questo momento il Parlamento è molto occupato della petizione fattagli per l'abolizione del Commercio degli Schiavi d'Affrica; essa è stata promossa dallo zelo dei buoni Ecclesiastici di Oxford col mezzo del loro Rappresentante Cav. Guglielmo Dolben. Egli è tanto il rumore che fa questa causa, che ella è diventata la passione di Londra, tanto da essersi impegnata in una soscrizione per render liberi tutti gli Schiavi dell'Indie Occidentali Inglesi. Frattanto Liverpool è tutto sossopra, e jeri mattina ha fatta una istanza che ho veduta sottoscriver nella Borsa da migliaja e migliaja di persone per spedirsi alla Camera dei Pari, all'oggetto che la detta petizione se è passata, come si teme, in quella dei Comuni [163] non sia approvata da questa, e perciò che non abbia effetto. Certo è che l'Inghilterra e può dirsi Liverpool, avendo avuto fin adesso, per la massima parte, forse per 4 quinti, questo Commercio, rinunziandolo farebbe una perdita di cui è difficile calcolar le conseguenze. Certo è ancora che la Francia non essendo più obbligata a prender dagl'Inglesi come finora 3 quarti o almeno 2 terzi degli Schiavi di cui abbisogna per le sue Piantazioni, senza paragone più considerabili, come sapete, di quelle della sua rivale, otterrebbe da questo generoso tratto dell'umanità Britannica quel che non ha potuto avere coi molti replicati sforzi che ha fatti per averlo la sua Politica. Ella non potè mai vincere il maggior credito, che le Manifatture Inglesi godono presso gli Affricani. Nella Camera dei Comuni intanto è stata accordata la dimanda di nuovo regolamento sopra questo soggetto, e l'articolo [164] principale ordina che da ora innanzi un Bastimento di 150 Tonnellate o al di sopra, non possa portar che 3 Schiavi per ogni Tonnellata di misura; e che un Bastimento di 149 Tonnellate o al di sotto, non possa portar che cinque Schiavi per ogni tre Tonnellate pure di misura. Da quelli che hanno fatta la dimanda si vuole che prima fossero portati due Schiavi e più qualche volta, per ogni Tonnellata, e che in conseguenza quegli infelici si trovassero così ristretti, che nel trasporto dall'Affrica all'Isole, ne perisse l'8 per 100 nelle 4 settimane che s'impiegano per il passaggio. Il degno Sig. Tommaso Earle a voi ben noto, interessato principalmente in questo traffico, mi ha fatti vedere alcuni dei Bastimenti che vanno alle Coste d'Affrica. Nel farmi attentamente osservare il luogo dove stanno gli Schiavi, mi ha istruito delle diligenze che son praticate per [165] tenerli in vita e conservarli sani, assicurandomi che son ben nutriti, e tenuti senza catena subito che son fuori dei Fiumi donde scendono nell'Oceano. Egli è sembrato anche a me che il luogo dove essi stanno sia spazioso quanto basta e il più salubre del Bastimento, perchè vi è dell'aria, e perchè possono giacervi stesi assai distanti l'un dall'altro. Ho vedute delle provvisioni destinate per loro, come legumi, acquavite ed altro, e le ho riconosciute per scelte con cura e senza risparmio. Quando ancor non avessi veduto da me ciò che ho detto, non saprei persuadermi che sì lo Speculatore che il Capitano non fosse per usar tutte le necessarie precauzioni per far vivere e viver bene gli Schiavi. Dipende in somma dalla loro conservazione il maggiore o minor profitto, o la perdita sì dell'uno che dell'altro. Siccome i Capitani sono i più incolpati di crudeltà verso quegli [166] infelici, egli è da sapersi, che il profitto di questi Capitani dipende da un 6 per 100 che hanno sopra la loro vendita all'Indie Occidentali: se è diminuito il numero degl'Individui dalla mortalità, o se ne è scemato il valor respettivo dalla malattìa, questo 6 per 100 che suol produrre un 1200 lire Sterline di profitto, diminuisce nel totale in proporzione.

Si crede in Liverpool che questa nuova Disposizione Parlamentaria, quasi terrà luogo di abolizione, perchè oltre il non essere i Bastimenti attuali, adattati al sistema che ordina la Disposizione medesima, ella diminuisce troppo il profitto da non compensare il rischio e la spesa. Uno Schiavo sulla Costa d'Affrica vale dalle 15 alle 20, anche qualche volta alle 25 lire Sterline, e all'Indie Occidentali egli è venduto dalle 40 alle 50 lire Sterline. Essendo questo prezzo un oggetto [167] di speculazione non indifferente, mi confermo nell'opinione, che nel viaggio gli Schiavi devono esser meno mal tenuti e mal trattati di quello che è stato esposto. Sono altronde convinto che son loro usate le maniere più crudeli e più spaventose quando sono all'Indie Occidentali, dagl'Inglesi molto più che dai Francesi. Le Piantazioni Francesi sono in mano dei respettivi Proprietarj che stanno da se nell'Isole, vigilando perciò all'interesse che hanno di far vivere più che è possibile questi miserabili lavoratori. Al contrario le Piantazioni Inglesi hanno tutte i lor Proprietarj, dei quali molti ne ho conosciuti io medesimo, quì in Inghilterra, dove stanno a godersi le loro immense fortune; gli affari in America son guidati da Agenti barbari che voglion pur farsi una sorte; e a quest'oggetto senza pietà e senza fede, poco curando la vita o la morte di questi [168] poveri Affricani; purchè risponda al calcolo dell'interesse il total del prodotto che devon dare, fan con indifferenza tutto quel che può farsi di loro.

Ho molte e non equivoche asserzioni di questo: ma quella che ebbi in Londra da un onesto e culto Fiammingo, che per il Commercio era stato molti anni all'Indie Occidentali Inglesi e Francesi, mi è rimasta sempre alla memoria come una prova di quanto ora ho avuta occasione di esaminare. Egli mi diceva, avergli più volte detto que' poveri Schiavi che presso i Francesi avevano molte fatiche da sopportare e che anche spesso eran battuti; ma che non ostante essi eran più contenti di trovarsi presso di loro che presso gl'Inglesi. Essi adducevan per ragione che alla fine presso i Francesi, dopo le ore del lavoro essendo lasciati in quiete e in libertà [169] di passare il tempo come volevano, potevan riposarsi o far qualche cosa per la propria migliore esistenza; aggiungevano che spesso avendo dai lor Padroni qualche buona grazia e delle parole obbliganti, erano consolati e potevan quasi scordarsi la frusta e la fatica; al contrario che i loro Compagni presso gl'Inglesi eran sempre tenuti occupati bruscamente, e ancor quando si dava loro un breve momento di respiro, avevan sempre la trista sensazione di esser vilissimi Schiavi, non avendo mai un'occhiata piacevole non che una parola.

Tra gli abusi oltraggianti che sono ammessi dagli Inglesi in questo Commercio, vi è quello della prostituzion delle Schiave coll'Equipaggio, che per quanto sia essa soggetta a cert'ordine, non lascia di affrontar la decenza e la morale, ed è forse una delle cagioni per cui il Popolo di queste [170] parti non può essere affezionato alla sua Famiglia. Gli Uomini e le Donne Affricane son tenuti nel Bastimento separati rigorosamente e tra loro e dagli Europei, ma si accorda a ognuno di questi l'uso di una di quelle; il primo a scegliere è il Capitano che ne prende due e tre qualche volta; a lui succedono poi gli altri Ufiziali, e a questi i Marinari che non devono averne più di una. Si sostiene che questa divisione è fatta senza violenza; anzi che si richiede il reciproco accordo, e la condizione che l'Uomo non possa cambiar la sua Donna in tutto il tempo della Navigazione. Si sostien di più che non può farsi altrimenti, e che quest'abuso previene degl'inconvenienti che succederebbero di molto maggior conseguenza di questo. Sia vera o non vera questa necessità, un tal sistema quasi giuridico, e per questo appunto a mio parere sempre brutale, [171] egli è contro il costume, e contrario in qualunque aspetto a tutte le Leggi e convenienze di Società ben regolata: egli fa che, per se solo deva considerarsi questo traffico se necessario, come una di quelle conseguenze che fan dubitare se egli sia o no da desiderarsi a un Popolo l'arrivare al colmo del raffinamento in Industria e in Commercio, e che ancor senza altri motivi, giustifica il progetto di quelli che sull'esempio dei bravi Americani, vogliono interdetto questo mezzo ingiurioso di acquistar ricchezze e fortuna.

Se avessi tempo, prima che terminasse la nostra corrispondenza vorrei informarvi dei luoghi e della maniera con cui si fa questo Traffico degli Schiavi di Affrica. Ora nol farò certamente essendo questa Lettera lunga assai, e forse nol farò mai, e non crederò di darvi una privazione, essendo tale oggetto più di curiosità [172] che d'importanza, e odioso per se stesso. Quel che ne ho detto riguarda più che altro la Storia degli Uomini, non conosciuta mai troppo: questa ancorchè riguardi esseri dissimili da noi in colore, in fattezze, in leggi, in costumi, e per altro Uomini potrà sempre interessare chi ama gli Uomini. [173]

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