LETTERA V.

Dai Bagni di Matlock 8. Giugno.

Questi Bagni prendono il nome dal grosso Paese di Matlock distante circa due miglia. In questa stagione e più inoltrandosi l'Estate, vi concorron da tutte le parti del Regno Persone eleganti e ricche, di ogni sesso e condizione; e il luogo è veramente a proposito per passarci i giorni più caldi in molta e sempre varia compagnìa. Questo è l'oggetto principal di venirci: Quello della salute è per pochi, e anche questi speran forse maggior profitto dalla distrazione, dall'aria fresca e salubre, e dalla quiete che vi regna, che dai privilegj delle Acque Termali. Queste nel gustarle sono sembrate a me simili alle naturali [88] di Fonte in Estate. Esse contengono in ogni Pinta 16 grani di materie, consistenti per la maggior parte in Terra Calcarea; il resto è un poco di Ferro tenuto in soluzione da una piccola dose di Sale Alcalino. Si vuole pertanto che siano favorevoli bevendole agli Ammalati di consunzione. I Bagni ristretti e di niuna considerazione sono nella vasta Casa che serve di Alloggio a quelli che vi vengono. Ella è ai piedi del Monte in una stretta ombrosa Valle sulla destra del piccol Fiume che la traversa. Sotto la Casa vi è un Prato lungo non largo che serve di spasseggio scoperto per la mattina e per la sera; sotto il Prato la strada pubblica, poi un Bosco con Viale che lo taglia; il Fiume vien dopo, e sopra il Fiume vi è un'alta pendice con scogli, alcuni affatto ignudi, per la maggior parte coperti da alberi foltissimi, situati per altro in maniera da potervisi raggirar [89] sotto e passeggiare. Questa Pendice dà una prospettiva alla Casa di un orrido patetico tutto suo. Sopra la Casa sul Monte vi è altro Bosco fatto modernamente con Viali e con luoghi verdi coperti da riposarsi. E questo e quelli sono continua abitazione tranquilla di Uccelli di ogni specie, che sicurezza fa esser meno fuggiaschi che altrove e più facili al canto. In Inghilterra si riguarderebbe come un delitto l'uccidere un Merlo, un Tordo, un Rusignuolo, un Pettirosso. L'Inglese ama l'armonìa e la bella natura, e per il gusto di un sol momento non sagrifica il diletto di ogni mattina. In verità neppure in Italia mai conobbi un luogo che chiamerò selvaggio, più quieto e nel tempo istesso più animato di questo.

Per me è anche di sommo piacere l'andar vagando sopra la cima dei Monti che circondano questi Bagni. [90] Ogni mattina al primo nascer del Sole questo pellegrinaggio forma la mia delizia. Da quella deserta e solitaria del più alto di loro, quasi tutta si scuopre la montuosa Contea di Derby, le Città, le Ville con Parchi superbi che essa contiene. Per me non conosco spettacolo che più mi rapisca alle inquietudini della vita, e che mi trattenga più dolcemente di quello che mi presentano le moltiformi prospettive delle Montagne. Amano assai gl'Inglesi, Uomini e Donne, sole e in compagnìa di far tali sollecite mattutine escursioni; e quando avviene inaspettatamente l'incontro di qualche persona gradita, egli è di quella piacevol romanzesca sorpresa, che non conosceranno mai i torpidi monotoni abitatori delle sole Capitali. Non di raro son questi incontri che eccitano quelle affezioni simpatiche, innocenti quanto la cagione che le ha prodotte, che sono origine qualche volta [91] di eterna unione tra due esseri fatti senza saperlo un per l'altro, o di amicizie che seguitano il corso della vita, non alterate mai da quella falsità inorpellata che nel gran mondo facilmente fa nascerle e altrettanto facilmente fa estinguerle, senza sentimento sempre, spesso senza onestà.

Da questo luogo ho fatte varie scorse per visitar le Miniere di Piombo di cui abbonda la Contea di Derby. È in loro dove si trovan quelle belle produzioni metalliche cristallizzate che rassomigliano all'Alabastro per la trasparenza e per la facilità che si ha nel lavorarle, ma che son poi di somma differenza per la varietà e bellezza dei loro colori. Avrete veduto probabilmente qualcheduno degli eleganti adornamenti che se ne fanno. Ridotte in Vasi, in Colonne, in Piramidi hanno esse una riputazione, e con giustizia, in tutta l'Europa. [92] S'incontrano in queste Miniere anche delle pietrificazioni molto curiose, ma io che non son punto Naturalista, nulla posso dirvene; voi che lo siete, avreste avuto jeri di che occuparvi in una ricca Collezione di esse che fui a vedere. Avreste fatti ancor degli acquisti che non feci io, e il Trochilo delle Indie Orientali pietrificato, trovato in questi Monti, sarebbe stato per voi quel che non fu per me, oggetto di vera curiosità e maraviglia.

Del resto le Miniere di Piombo e anche quelle di Carbone che pur son molte, formano una delle più sostanziali ricchezze di questa Contea. Il Parlamento per incoraggir l'escavazione di quelle, con un suo Atto permette a chiunque di aprire una Fossa dove crede poter trovarne, senza aver riflesso a chi appartiene il Terreno, il cui Proprietario non può [93] opporsi alle intraprese dello Speculatore. Questo per altro deve rimettere il luogo come era, mancando nell'oggetto; e riuscendo, deve corrispondere con una retribuzione che non può esser che tenue, perchè proporzionata alla tenue estensione di suolo occupato. Tal licenza più che libertà, si riguarda come un ostacolo al progresso dell'Agricoltura; ma a parer mio ella è piuttosto un attentato al diritto di proprietà, essendo questo suolo sterile per la maggior parte o di frutto minimo; e quando fosse di massimo, non sarebbe mai il progresso dell'Agricoltura da paragonarsi al vantaggio che portar deve allo Stato la scoperta di una Miniera. In quanto poi alla lesione del diritto di proprietà, egli è salvato forse supponendosi un tacito consenso prestato alla Legge, di appropriare le Miniere del Piombo a qualunque sia che le scuopre, da qualunque sia quello che [94] possiede il Terreno che le nasconde.

Non saprei terminar questa Lettera senza darvi un'idea del genere di vita che si conduce ai Bagni di Matlock, veramente curioso e singolare. Vi dissi che essi sono in una vasta Casa che serve di alloggio a quelli che vengono in questo luogo; adesso alcuni vanno ancora in certe altre comode Abitazioni che vi sono state costruite recentemente: la maggior parte per altro seguita a profittar di questa che è il centro di riunion generale. Essa ha circa 100 stanze di cui niuna manca di quello che è necessario, perchè ella non è in sostanza che una Taverna, montata per altro in una maniera affatto nuova e particolare. Vi è una Sala grande chiamata the long Room dove si mangia insieme a un prezzo fisso, a ora determinata e che si annunzia con un Campanello che sentesi dai contorni [95] da quelli che fossero fuori della Casa. Questo è adesso alle ore due dopo mezzo giorno, e nella sera alle oreotto e mezzo. Mi dicono che nella grande Estate il Pranzo e la Cena si ritardan di un'ora. Il Pranzo che è abbondante e delicato, sempre di gusto Inglese, si paga 18 danari Sterlini e 12 la Cena. Il Vino si paga a parte da quel che ne prende. Quando termina questo e quella, una Donna gira intorno la Tavola e fa pagarsi: l'ultimo arrivato nel luogo, ha il posto vicino al suo precedente indistintamente, sia egli Uomo o Donna. Anche la Colazione e il Tè della sera si ha in compagnìa, se si vuole; questo e quella si può anche avere essendo soli; sempre si paga subito. Il prezzo delle stanze pure è fisso a ragione più o meno di un tanto per settimana, secondo i giorni che vi si sta; egli è discreto sempre. Gl'intervalli che sono tra questi punti certi [96] di riunione, si passano come più piace soli e in compagnìa, in Casa e fuori. La Vita quì non è divertita, rumorosa come a Bath; ella è tranquilla, amichevole, sentimentale. Mi han detto che nella grande Estate quando vi è più concorso, vi è qualche Ballo a spese comuni, ma il brio e lo strepito non è mai la base di questo sistema di vivere. Buxton, Luogo pure di Acque Termali poche miglia distante di quì, ammette maggior compagnìa e vi è più spirito di rallegrarsi: le Feste vi son frequenti non però brillanti quanto a Bath. Ella è veramente straordinaria la passion degl'Inglesi per andare a questi Paesi di Bagni: Quelli che non vanno ad uno, non ne mancano un altro, e molti vanno a tutti non per bisogno ma per piacere, per trovare e per variar compagnìa. Oltre quelli che vi ho già nominati, vi sono anche Tunbridge, Epsom, Harrowgate e Scarborough che hanno [97] Acque Minerali, e tutte o più o meno chiamano gente. Il Pubblico trae gran profitto da questo moto; egli tiene in circolazione un Numerario incalcolabile che si diffonde per tutto il Regno, diviso in parti minime tra ogni genere di persone.

Avrete rilevato che questo luogo è montato sul piede della più assoluta libertà e nel tempo istesso presenta tutte le opportunità possibili per stare insieme, per far relazioni e corrispondenze, anche amicizie forse. Se nulla si vuole di tutto questo, non si ha che tacere; in Inghilterra non cercando alcuno, nessuno ricerca. Io vi son da sei giorni e son dolentissimo di dover partirne dimani. Se mi fosse permesso restar per tutta la mia vita in quest'Isola, visiterei Matlock ogni anno per piacere e per salute. Al mio arrivo nessun conosceva di quanti vi erano; adesso conosco tutti e vi ho [98] delle Persone che mi duol molto di lasciare. A Londra mi era stato detto male di questo luogo, di questo metodo di vivere da qualche Forestiero anche di spirito che vi era stato. Forse era egli nel caso di non voler essere il primo a parlare. In tal caso egli aveva ragione di non esserne contento, non per altro di dirne male. [99]

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