LETTERA XIX.

D opo la fatal battaglia di Culloden nel 46, il Governo Inglese parve non aver per qualche tempo altro in vista che il vendicarsi dei nemici della Casa di Hannover. In fatti il Duca di Cumberland che la guadagnò e fu la sola vittoria che riportò nella sua vita, si rese odioso e lo sarà a tutta la Posterità Scozzese con le crudeltà senza numero che esercitò nelle Montagne sopra quegli infelici Abitatori, per aver essi sostenuta una causa che niun Uomo imparziale ardirà mai di chiamare ingiusta. Fu forse per sfogare con colpi più pronti e più sicuri questo spirito di vendetta e di persecuzione, che fu preso il partito di aprir l'interno della Scozia con strade [367] Militari, e subito comparve un effetto che dovrebbe servir di esempio a quelle Nazioni che han bisogno di essere incivilite; e questo fu che facilitando la comunicazione tra loro, gli rese più dolci e più umani, e gli fece pensare ad esser più comodi e più felici. Incominciarono dal vedersi: prima non si conoscevano; non vi era mezzo con cui accostar si potessero tra loro. Veduti che si furono, si cambiaron dei generi, e in conseguenza acquistando questi generi un valore che prima non aveano, uno ne acquistaron le Terre. Fu tale questo valore, che la maggior parte del suo raddoppiamento, che il Dott. Robertson mi ha fatto osservare esser seguito dopo l'union de' due Regni, è principalmente accaduta dopo il 1750, dopo che con un Atto di Parlamento della fine del 49, furono stabilite in Scozia le Barriere per la conservazione delle Strade Militari già fatte. È vero che la Flotta Francese [368] e l'Armata inglese diffuso avevan del Numerario, e tratto erasi il Popolo della spaventosa miseria in cui era prima della insurrezione, ma è anche vero che questo vantaggio non fu sensibile che dopo essere assicurata la comunicazione. Questa, ripeto, avanzò subito e considerabilmente le cose della Scozia, e così il mezzo immaginato per la sua totale umiliazione, dette per azzardo la prima mossa alla sua esaltazione. Tanto è vero che in politica e forse in tutti i progetti umani nulla è più incerto delle conseguenze, e che, quando una Nazione ha bisogno di riforma, il non fare è il peggior di tutti i sistemi; forse non solo è meno male il far male, ma meglio è far male che non fare, perchè dall'istesso far male può nascer bene, se non per altro per la ragione che insegna a farlo. Si ha di questo una prova in Scozia. Non sfuggì quanto ho detto all'occhio sagace dell'Amministrazione [369] Inglese, e M. Pelham concepì l'alto Progetto di civilizzarla per assoggettarla. Il successor di lui L d . Chatam, Uomo grande, anzi grandissimo perchè Despota di carattere seppe fare il Ministro con gloria di una Nazion libera, comprese la giustezza e l'estension della massima. Per seguitarne le viste e l'esecuzione, prima adoprò tutti i mezzi per l'istruzione del Popolo, poi uguagliò le occasioni degli Scozzesi a quelle degl'Inglesi per potere esercitare il lor talento nelle Arti, nell'Industria, nel Commercio, gli soccorse con denaro, con premj e con privilegj; gli liberò dalla tirannìa dei Baroni con spogliar questi della dispotica autorità che avevano nei Feudi; gli messe a portata di aver tutti gl'Impieghi Civili e Militari della Gran Brettagna con cui posti a contatto, fece far punto quanto potevasi in breve tempo, alla reciproca animosità delle due Nazioni [370] e ottenne così che la Scozia si svegliasse, incominciasse a sentirsi, a conoscersi e a farsi conoscere.

In questo nuovo luminoso Orizzonte di considerazione e di favore, gli Scozzesi furono invasi da quella accension di testa che se prodotta dal bene e dal grande, è felice perchè cose buone e grandi ne nascono, e che è terribile e funesta se prodotta dal male e dal pregiudizio; entrarono in un fermento, in un moto che dovea aver sollecito lo sviluppo, e questo dovea corrispondere alla cagione. Furono aperti dei Banchi di Credito, si fecero prove di Agricoltura, asciugando Paludi, tagliando Boschi, si tentarono Manifatture, si azzardarono Speculazioni in quel primo impeto fin nell'Asia e nell'Affrica, e più e con più effetto in America: alcuni si dettero alle Scienze, allo studio delle Leggi, della Medicina, al servizio Militare, [371] altri a quello della Compagnìa dell'Indie Orientali. Tutti più o men riuscirono, e servirono di esempio ad altri che riescon sempre. M. Dundas di cui vi parlai, è Scozzese, anche M. Erskine, il primo Avvocato di Londra. È di Scozia il Cav. Fordyce, Medico della Corte, e lo sono ugualmente Erries e Drummond, due dei più ricchi e più accreditati Banchieri di quella gran Capitale, intelligenti e arditi quanto altri mai in Europa. Quelli che andarono all'Indie, partiti miserabili, ritornarono con fortune immense, ed ecco un'altra cagione, che dette due impulsi a un tempo all'Industria Nazion ale. Un di questi impulsi fu che aumentandosi la ricchezza del Paese, si aumentarono in conseguenza i mezzi di fare agir l'Industria stessa; l'altro che quei tornati ricchi acquistando onori, comodi, considerazione, incoraggirono altri a tentare di diventarlo per poter vivere ed essere come [372] loro. Eccitata l'emulazione, aperte le Strade per esercitarla, altro non resta da fare; le cose van da loro, van bene e vanno rapidamente: Tutti tentano; uno riesce, un altro riesce per metà, uno resta ciò che era, un altro si rovina; anche questo non importa; si diffonde intanto l'Industria: quel che si guadagna vien di fuori, o risparmia una ricchezza che vada fuori, ed è tanto di trovato per la Nazione nell'un senso e nell'altro; quel che uno perde è acquistato da un altro, e per la Nazione è assai indifferente che sia piuttosto in una che in un'altra mano: Il Popolo viene ad essere occupato, lavora, guadagna, sta meglio. Al giorno d'oggi non vi è genere di Manifattura che non si voglia; sono state intraprese tutte; si fa di tutto in Scozia e bene per la maggior parte, e questo in meno di 40 anni. Ho veduti dei buoni lavori di coltellerìa, inferiori per altro e più cari di [373] quelli di Sheffield; vi si fan dei Cristalli, dell'ottima Carta; hanno ancora dei Panni, dei Tappeti come quelli di Wilton non molto dissimili e a miglior prezzo. In Scozia più che in altro si riesce nelle Tele di ogni genere, e quelle in specie da Camicie sono a tal grado di perfezione, che si voglion migliori di quelle d'Irlanda per vista e per durata con pretension di superiorità per questa anche a quelle di Olanda. Certo è che il prezzo è inferiore a quel dell'une e dell'altre, e i Mercanti non posson supplire alle dimande che ne son fatte. Concorre tutta la Nazione all'incoraggimento di queste Manifatture con dare un premio in certi casi, determinato da una Società Mercantile che fu eretta all'oggetto di promuover quelle delle Tele: essa ha il nome in fatti di Compagnìa per le Telerìe Britanniche: un Atto di Parlamento le dette i privilegj delle Corporazioni, [374] e la facoltà di prendere a interesse un grosso Capitale, dai cui prodotti in Commercio somministra queste gratificazioni, e ora sono estese a tutte le Manifatture indistintamente. I Banchi più che altro hanno contribuito all'aumento di loro. Tre ve ne sono in Edimburgo: uno è quello di cui parlai che è privato affatto, del Cav. Forbes, unito al Cav. Giacomo Hunter. Gli altri due esistono con Carta di Parlamento; uno ha il nome di Banco Reale, l'altro di Banco di Scozia; ambedue dan Viglietti per qualunque somma. Tanti sono i loro affari, che le azioni di cui son formati, già del valore di 100 lire, sono adesso di 500, e mi è stato assicurato che dopo la lor fondazione, la circolazion nel Regno è decuplicata.

In quanto all'Agricoltura, la Scozia va con minore strepito e anche lentamente; nè può fare altrimenti considerato [375] il suo stato fisico; questo forse neppure le permetterà di far tutto, nè molto; ella però va innanzi e fa bene quello che fa. Son persuaso che quel che ella fa lo fa anche meglio di quel che fa l'Inghilterra, che in questo non va innanzi, e piuttosto, tutte assorbite dal commercio le sue Speculazioni, va indietro. La cagion potrebb'esserne che la Scozia ha dal Governo minor peso d'imposizioni sulla Terra; continua la composizion fatta al tempo dell'union de' due Regni; si fissò allora, che per ogni due Milioni di lire Sterl. che avrebbe pagati l'Inghilterra, la Scozia avrebbe pagate Lire 48 m., e per i liquori d'Orzo per cui quella paga 7 Scell. per Botte, sol la metà ne paga questa: Per il resto delle Tasse, corrispondono il medesimo ambedue.

In Scozia lo spirito d'Industria e di arricchirsi ha invasa specialmente quella parte di Cittadini che chiamansi [376] Gentlemen "Gentiluomini". Edimburgo non è Città di Commercio; ella è piuttosto di Corte, non perchè siavi la Corte, noto essendo che niun dei tre Re della Famiglia di Hannover è stato mai a visitar la Scozia, ma perchè essendo la Metropoli del Regno, vi son tutti i Tribunali, ed è il centro del lusso e del viver grande e alla moda. Con tutto ciò molte delle sue principali Famiglie altro non hanno in vista che il Commercio e il dare una Professione agl'Individui che le compongono. Già vi dissi quel che è il Cav. Forbes; vi aggiungo ora che nel suo Banco vi sono impiegate Persone delle più rispettabili della Città. M. Gibson a cui son diretto, è alleato con dei primi Pari del Regno, e la sua moglie è sorella di M. Balfour, Parente delle Case più cospicue della Scozia. Con tutto ciò ho veduti io stesso M. Gibson e Mrs Gibson e uno dei loro Figli nel loro vasto Magazzino di Mercerìa [377] che assistono da loro stessi, vender poche Yarde di Tela, di Nastro. Essi vivon dove dicesi a Garret ossìa "una Soffitta", dove sta in Londra la gente di servizio, con una sola serva che supplisce a tutti i bisogni. In queste circostanze essi danno da pranzo ai loro raccomandati, e il Principe Rezzonico che fu pure diretto a lui, dovè osservar lo stesso e può confermarvi ciò che io vi dico; e ve lo dico per segnarvi distintamente il carattere di questi Uomini e di queste cose, e perchè convenghiate che le nostre idee di viltà, di vergogna non han l'istesso significato presso tutte le Nazioni: lascio poi che da voi riflettiate se con principj di sana Filosofìa la ragione è per noi o per gli Scozzesi. Ma non è tutto. Mrs. Gibson nel darmi conto della destinazion data ai 10 Figli Maschi dei quali ella è Madre; dopo avermi detto che il Primogenito era uno dei primi Mercanti [378] di Danzica, che un altro era in buona carriera di affari, perchè Notaro, con aria di soddisfazione mi disse che due erano Sailors " Marinari" sopra Vascelli della Compagnìa dell'Indie. Siccome parvemi che di questa direzione fosse più contenta che di ogni altra, le dimandai qual sarebbe stato l'esito di loro, e intanto qual era il guadagno che essi facevano. Ella mi rispose che per gradi sarebbero giunti ad aver il comando di un Bastimento, e che allora era assicurata la lor fortuna, che avevan frattanto 25 Scell. il mese, e che anche senza avere il comando del Bastimento, in seguito portandosi bene veniva accordato di fare in proprio qualche speculazione alle Indie, mezzo frequente per molti di una fortuna. Per terminar di convincermi della buona strada in cui essi erano, con aria esaltata di compiacenza e di persuasione, concluse che siccome la Nazione [379] Britannica si sosteneva per la forza che aveva sul mare, a sailor is one of the most respectable Characters of the Nation " un Marinaro è uno dei caratteri più rispettabili della Nazione".

Di questi principj sentiti profondamente quanto espressi con energìa e con sincerità, giudicate quali devono esser le conseguenze; e questi principj son generali e perciò sì approvati, che in Scozia più che in Inghilterra, in Londra in specie, quasi sconosciuta è la disuguaglianza. Questa è soltanto per l'Uomo vizioso, disoccupato e perciò di carattere equivoco, che di qualunque grado e fortuna essere egli si possa, non è ammesso tra la gente onesta. M. Gibson con tutto il mestier meccanico e quasi mercenario che esercita, è in Edimburgo nulla minor di tutt'altro; egli gode della stessa considerazione di un Gentiluomo che vive [380] con le sue proprie rendite dalla Terra. Anzi l'uguaglianza che vi è tra i Cittadini è un oggetto che dà veramente nell'occhio in questa Città: la Nobiltà vive con loro non distinta che per il titolo; nel tuono che si ha con lei, nell'etichetta, nella cerimonia è perfettamente del pari con tutti gli altri, perchè simile in tutti è il rispetto, la convenienza e la buona educazione. [381]

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