LETTERA XVII.

L a Scozia non solo ha fatti grandi progressi nell ' Agricoltura, nelle Arti e nel Commercio, ma anche si fa distinguere essenzialmente dopo il suo risorgimento, nelle Scienze e nella Letteratura. È ben vero che gli Scozzesi sempre d'ingegno fino e penetrante, sempre sono stati inclinati allo studio e alla dottrina. In fatti sommi Uomini vi furon tra loro dacchè si cominciarono a dileguar dall'Europa le tenebre della barbarie, e ne son di prova le quattro Università di S. Andrea, di Glasgow, di Aberdeen e di Edimburgo stabilite da lungo tempo; ma pur è vero che non vi è paragone tra quel che sono in questa parte gli Scozzesi adesso, e quel che erano [330] prima della ribellione del 1745 e più precisamente dopo il 1750 quando M. Pelham alla testa dell'Amministrazione in Inghilterra, conoscendo il primo il loro vero valore, ne fece un oggetto importante della sua politica, seguitata poi con gli effetti prodigiosi di cui vi parlo dal gran Pitt, dipoi Lord Chatam, Padre del presente Ministro. Se avrò tempo vi dirò forse una volta qual fu il Piano di questi due grandi Uomini, e quali furono i mezzi che tennero per sostenerlo; in questa mia vi parlerò solamente di qualche cosa relativa alla Letteratura della quale vi dirò intanto, che il D. Robertson trovatosi al primo istante in cui ella risorse, è di opinione esser il suo sorprendente avanzamento principalmente derivato dalla stretta unione, nella qual ha sempre veduti tra loro quelli che la professano. Io stesso osservata la loro unanimità, la reciproca deferenza, il [331] loro zelo nel sostenersi e nell'ajutarsi, son rimasto colpito da tanta armonìa; mi è comparsa tale che gli ho creduti di specie diversa da quelli, che si vedono negli altri Paesi, dove è purtroppo noto esser la gelosìa Letteraria la più maliziosa, la più implacabile e la più comune.

Prima di tutto saper dovete che se le due Università d'Inghilterra non hanno come avrete rilevato dalle notizie che vi detti di esse, rapporto alcuno con le nostre d'Italia, queste di Scozia al contrario somiglian molto più a queste che a quelle formate come vi dissi da varj Corpi, ai quali devono essere addetti tutti quelli che voglion esser dell'Università. Sapete che in Italia, e l ' istesso è in Scozia, non esistono questi Corpi, e se esistono non sono essi che la costituiscono: sono i respettivi Individui che la compongono, e questi non [332] son più nè meno di quelli che la frequentano isolati e non dipendenti che da certe Leggi generali, più di formalità che di restrizion positiva. In Inghilterra l'Università è un Corpo reale sempre esistente perchè sempre esistono i Corpi che la formano. In Scozia, come in Italia, nella Stagione in cui è sospeso il corso degli Studi, essa è un Corpo immaginario e di nome, perchè niuno essendovi, da niuno è rappresentata visibilmente se non è da qualche Ministro che pur se vuole può andarsene, perchè non ha da far cosa alcuna, non ha con chi fare, e in tal caso è parimente come l'Università un Essere di nome non di fatto. In somma in Inghilterra Università vuol dire luogo permanente di educazione, di studio e di pietà, con molti Impieghi suoi proprj e con la facoltà esclusiva di conferire gradi e dignità che servon di mezzo ad altre estranee maggiori. In Scozia e in Italia [333] vuol dir luogo di Scuole pubbliche, di cui è permesso universalmente il profittare e da cui si ricevono in ultimo certi onori che hanno certe prerogative. Dopo questo, poco mi resta da dirvi che non sappiate dei sistemi delle Università di Scozia, che non differiscono essenzialmente da quelle d'Inghilterra nell'andamento degli Studj. Solo vi farò osservare che in queste non vi è un Professore come in Oxford e in Cambridge di Storia moderna, Scienza che manca ancor nelle nostre per la stessa ragione forse appresso appoco. L'intenderete facilmente e ve ne persuaderete riflettendo che per quanto sia al giorno d'oggi questo Regno strettamente unito coll'Inghilterra, e aver debbano l ' una e l ' altro simili gl'interessi coi respettivi vantaggi e danni, con tutto ciò è sensibile e molto la differenza che vi ha tra loro nell'influire negli affari pubblici, come nel fatto è sensibile l ' impegno [334] che hanno in generale di prendervi parte gl'Inglesi più che gli Scozzesi.

Visitai a Glasgow, come ho visitato a Edimburgo, il luogo dove si esercita l ' Università, ma non ho trovata cosa che meriti veramente di esser conosciuta. Chiamasi Università di Edimburgo un Collegio che non è altro se non un ammasso di Fabbriche rovinate di costruzione antichissima. Ve n'è una tra loro, che si pretende esser la Casa fatta saltare in aria con la polvere dopo esservi stato fatto morire Lord Darnley, marito della Regina Maria, il cui corpo fu trovato a qualche distanza nudo e senza segni di violenza dalla esplosione. Quel meschino e disgraziato Re vi stava ritirato per prender aria per salute o per mal umore. Era allora quella Casa più distante di quel ch'è adesso dall'abitato sulla Campagna. Questo Collegio non serve che per abitazione di [335] alcuni dei Professori dell'Università, per le Scuole e per la Biblioteca: Quì sta con la sua Famiglia il celebre Dott. Guglielmo Robertson che è il Capo, col titolo dì Principal dell'Università.

Gli Scolari che in numero di 7 in 8 cento vanno ogni anno per gli Studj a Edimburgo, non abitano in Collegio, ma stanno nelle Case particolari a dozzina, e frequentan se vogliono le Scuole. Il Dottor Robertson crede questo sistema più utile alla Gioventù che quello di tenerli chiusi nei Collegj come in Oxford e in Cambridge. Dice egli che non essendo i Giovani separati dal commercio della Società, oltre il non prender quell'aria selvaggia e burbera che dà lo studio e il ritiro, gli esempj continui nella vita degli onori e delle ricchezze che dan la dottrina ed il merito, gli tengono in maggiore impegno di averne ed acquistando intanto maniere facili e [336] insinuanti, gli rendon più adattati in seguito all'adempimento degl'Impieghi pubblici. Crede ancora che nell ' età dello Studio il vivere in Società possa esser di emulazione e di stimolo all'applicazione per aver merito da esserci distinti. Il Dottor Robertson ha ragione, perchè egli sa che nel suo Paese, nella Gran Brettagna, le buone qualità del cuore e dello spirito quelle son che decidono della buona fortuna di un Giovine presso gli Uomini e presso le Donne nella vita pubblica e nella privata; ma se egli conoscesse dei Paesi, dove questo merito se non fa torto (e piaccia al Cielo che almen questo non sia) certamente non raccomanda nè per l'una nè per l ' altra nè presso queste nè presso quelli, penserebbe che per prevenire uno svantaggio, apparente è vero e del momento, ma che scoraggisce perchè è il primo sentito e sostanziale intanto, può esser un compenso il tener la [337] Gioventù che si vuole istruita, separata dall'altra. Questo forse porterebbe l'effetto, non lo assicurerebbe per altro come sono le cose nostre; ma quando si guadagnasse soltanto che i nostri Giovani prendesser l'abitudine di far qualche cosa e con certi principj, perciò meno male a proposito, del proprio intelletto, sarebbe sempre l'aver ottenuto che tanti non fossero come lo sono inutili a se stessi, e che tanti più che vi sono perniciosi a se stessi e agli altri, vi fossero in minor numero.

L'Università è protetta dal Consiglio della Città, poi non riconosce altro Capo che il Dott. Robertson. Egli è che conferisce le graduazioni Accademiche dopo certi esami privati e pubblici; son fatti questi con molta solennità e quelli che son più importanti, con molto rigore. Si dà il grado di Maestro di Arti comunemente dopo tre anni di studio, e l ' esame [338] per ottenerlo sopra la Lingua Greca, la Logica, la Filosofìa Morale e Naturale, e sopra le Matematiche, è molto esatto e scrupoloso: ai Nobili solamente si usa quà ancora la solita generale indulgenza. È per conferire il grado di Maestro di Teologìa che si è più difficile, per esser quello che abilita a ottener tutti gl'Impieghi Ecclesiastici, quelli che hanno la maggiore influenza sopra la Morale di tutta intera la Società. Il Sistema Presbiteriano, quello che predomina in Scozia, è molto rigorista per se stesso in tutto, e che lo sia in quanto alla dottrina e al buon costume de' suoi Ecclesiastici non posso che altamente lodarlo. Sapete che è una mia antica massima che il buon ordine o disordine di una Società derivi principalmente dalla dottrina o dalla ignoranza, dalla buona condotta o dalla cattiva dei Ministri della Religione: ho sempre creduto che volendo far qualche [339] cosa per la pubblica educazione, l ' oggetto più necessario anzi indispensabile, e più difficile di quel che è supposto e di quel che pare e parer deve alla maggior parte, sia quello di provvedere efficacemente, vorrei che mi intendeste, all ' istruzione, alla vera istruzione degli Ecclesiastici. Il Grado di Dott. di Leggi e quello di Dott. di Teologìa è conferito agli Uomini già illustri nelle Scienze e nelle Lettere Honoris causa ordinariamente senza veruno apparato.

Molti di questi Professori hanno uno stipendio dal Pubblico; il maggiore per altro non oltrepassa le 50 lire Sterline l 'anno. Tutti poi son pagati dai respettivi Scolari come in Inghilterra. Devo farvi osservare ancora come una prova non equivoca che la Scozia è sempre Paese povero, e che non ha nei grandi affari pubblici della Gran Brettagna tutta l'influenza che [340] senza la prepotente superiorità Inglese potrebbe avere, che il Dott. Monro Professore di Anatomìa, è quello, mi diceva Robertson, che ha più Studenti di ogni altro Professore, perchè ne abbraccia più della metà del numero; in fatti con le tre Ghinee l'anno che gli dà ogni Scolare, ha regolarmente un prodotto annuo, di 1000 o 1200 Ghinee. Questo vuol dire che la maggior parte dei Giovani è obbligata per le circostanze della sua fortuna ad applicarsi a una profession lucrativa sollecitamente, e la Medicina è un campo largo più o meno di profitto, ma questo sicuro e presto. Le Scienze che portano agl'Impieghi Legali o nel Governo, hanno in vista un oggetto dubbio e lontano, perciò dispendioso non che lucroso. Dovete saper di più che in Scozia vi è la lodevol pratica, che tutte le Professioni relative alla Medicina, come Medicina pratica, Chirurgìa, Ostetricia, Farmacìa, devono [341] aver per base l ' Anatomìa, e perciò il Professor di questa ha più Studenti che quello di materia Medica, di Medicina Teorica o Pratica, di Chimica ec. Ricercato dal Dott. Robertson se in Italia gli Studenti pagavano i Professori, gli dissi che no, ed aggiunsi esser questi comodamente provveduti tutti dal Pubblico. Egli mi rispose che credeva più utile il metodo Inglese, giacchè era comprovato, che l ' Uomo pagando da se per la sua istruzione, consapevole che non studiando getta il suo denaro, si applica di più: ed io mi trovo del suo sentimento anche per la ragione dettavi nella mia Lettera intorno le Università Inglesi, quando vi parlai degli effetti della facilità soverchia di poter applicarsi alle Professioni liberali. Mi aggiunse egli in conferma, che con la Tassa che aveva posta di mezzo scudo annuo sopra ogni Studente che voleva in imprestito libri della Biblioteca [342] dell'Università, credeva aver promosso il bene degli Studenti stessi e della Biblioteca, considerabilmente aumentata con questo mezzo.

L ' Università di Edimburgo è assai lontana dall'aver la pomposa apparenza delle due grandi Inglesi, ma con tutto ciò ella è creduta e giustamente più a proposito che quelle per avanzar negli Studj, e per avere intanto una buona educazione, che è però vero poter anche procedere da cagioni aderenti alle qualità morali del Paese, di cui vi parlerò certamente prima di partirne. Il risultato è frattanto che si mandan quà Giovani dall'Olanda, dalla Fiandra e fino dalla Russia, e gl ' Inglesi del vero antico carattere aman meglio avere i lor Figli quà che in Oxford e in Cambridge, ancor per esentargli dal lusso e dall'enorme spesa che portan quelle. Per tutti questi importantissimi titoli l ' Università ha [343] credito, ed è diventata una delle risorse economiche di Edimburgo. Altro risultato è che la Scozia in questi tempi fiorisce in Uomini grandi nelle Arti e nella Politica, in proporzione quanto l'Inghilterra, e ardirei dire che nelle Lettere ne ha più di lei. Nella mia prossima vi nominerò alcuni di questi, e per darvi un saggio di ogni genere delle mie Osservazioni, vi parlerò del carattere di certi da me conosciuti particolarmente, assicurandovi che sarà con quella imparzialità che non può non avere un Uomo che non ha per queste cose nè per loro, interesse di sorte alcuna, quello neppure che potrebbe derivare dalla speranza che mi duol molto non poter avere, di rivederli, e lusingarsi di aver nuove prove sempre assai lusinghevoli, della loro stima e della loro officiosità. [344]

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