Ah, chi mi chiama? Ah, chi m’afferra? Un tirso
io sono, un tirso crinito di fronda,
squassato da una forza furibonda.
Mi scapiglio, mi scalzo, mi discingo.
Trascinami alla nube o nell’abisso!
Sii tu dio, sii tu mostro, eccomi pronta.
Centauro, son la tua cavalla bionda.
Fammi pregna di te. Schiumo, nitrisco.
Tritone, son la tua femmina azzurra:
salsa com’alga è la mia lingua; entrambe
le gambe squamma sonora mi serra.
Chi mi chiama? La búccina notturna?
il nitrito del Tessalo? il tonante
Pan? Son nuda. Ardo, gelo. Ah, chi m’afferra?
(Composti presumibilmente nel settembre 1903)