Nico

I tuoi piè bianchi sono i miei trastulli

nella gracile sabbia ove t’accosci,

bianchi e piccoli come gli aliossi

levigati dal gioco dei fanciulli.

– Ahi, ahi, misera Nico, i miei piè brulli!

Su la sabbia di foco i piè mi cossi.

Tu ridi, costassú, tu ridi a scrosci!

Ma, s’io ti giungo, vedi come frulli.

– Ingrata, ingrata, con che arte il foco

ti rilieva le vene in pelle in pelle

e il pollice t’imporpora e il tallone!

– Bada; Non aliossi pel tuo gioco

ma ho in serbo per te, schiavo ribelle,

una sferza di cuoio paflagone.

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