Scena quarta

LUCIO ha la testa fasciata da due bende bianche che gli gonfiano la faccia come un pallone.

IL CAMERIERE

Guardi: qui nessuno La vede, e può mettersi a scrivere se non vuol salire in camera. Ci sono soltanto quei due signori là che tra poco certamente lasceranno la sala. Ha bisogno di me?

LUCIO

No, grazie.

IL CAMERIERE via.

RICCI

Ah! Che cos'ha? È il signore che poc'anzi ha fatto svenire la baronessa!

LUCIO

stupito

Ho fatto svenire una baronessa?

RICCI

Niente, niente... È stata una delle nostre graziose scimmie dell'intellettualità romana che avendola vista così fasciata ha immaginato chi sa quali ferite e chi sa quale dramma. Orecchioni, eh?

LUCIO

un po' mortificato

Già! Orecchioni!

RICCI

Le dànno fastidio, eh?

LUCIO

Sono molto umiliato...

RICCI

Mah! Che vuol fare? Si chiuda in camera tre o quattro giorni...

LUCIO

Ma se sapesse! Sono arrivato da due ore e non posso chiudermi in camera...

RICCI

Pazienza! Allora passeggi per il Corso!

LUCIO

No!

RICCI

Allora stia qua! Buongiorno!

LUCIO

È dottore, lei?

RICCI

No! Ma ebbi quel fastidio quand'ero in collegio.

LUCIO

Già! Tra l'altre cose è più un male da ragazzi che da uomini maturi...

RICCI

Sì, ma alle volte...

LUCIO

Sono molto umiliato!

RICCI

Buongiorno.

Via, dopo aver fatto un cenno di saluto a LUCIANO

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