LUCIANO
entrando dal fondo va dritto verso RICCI
Oh! Ricci! Come...
si guarda intorno a osservare i presenti
...come stai?
RICCI
Oh! Vieni! Vieni! Si parlava di nasi.
LUCIANO
Ah! Non si può dire che non sia un argomento di qualche rilievo...
RICCI
indicando L'UOMO CHE LEGGE IL GIORNALE
Il signore, vedi, ha ancora il suo naso originario...
LUCIANO
fingendo un grande stupore
Oh! Ma come si fa!
IL PITTORE FUTURISTA
Glielo dicevo anch'io!...
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Ma come? E lei?
LUCIANO
Io? Il mio, caro signore, ha fatto fare una rapida carriera a uno dei più ricchi uomini della mia città.
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Una rapida carriera?
RICCI
Aspetta che ti presenti... Il signor...
LUCIANO
trattenendolo
St! Ma, caro Ricci: sei tu adesso a non aver naso!
Tutti lo circondano incuriositi
Dunque è proprio necessario che io racconti questa piccola avventura? Mi venne a trovare un giorno un mio amico il quale si era ingolfato negli affari che gli andavano male perché non aveva naso: e allora gli diedi il mio con cui ha guadagnato parecchi milioni. Ma anch'io col mio naso artificiale di paraffina mi trovo benissimo. Il naso artificiale ha questo vantaggio: che si può educare come si vuole. Il mio, per esempio, l'ho educato a percepire gli odori buoni e a tralasciare quelli cattivi, mentre il naso naturale è costretto a odorare ogni cosa: e il buon Dio sa se ogni cosa odora...
RICCI
E poi venne da te quella signorina che ti voleva sposare.
LUCIANO
Già. Venne da me una donna molto carina che voleva prendermi per il naso. «Sentite – gli disse – ecco l'indirizzo del mio amico. Egli ha il mio naso con cui ha guadagnato milioni». E la inviai all'amico ricco: a quello cioè che io avevo fatto arricchire. Naturalmente l'amico l'ha sposata. Ebbene, che volete farci? La moglie è sua, ma chi la odora sono io!
Si ride. Tutti si mettono a discutere tra loro. Rimangono in disparte LUCIANO e RICCI.
LUCIANO
volgendosi intorno, chiede a RICCI
Che roba è qua dentro?
RICCI
Ma! Roba di media mondanità intellettuale. Qualche ragazzo d'ingegno e parecchie cariatidi illustri.
LUCIANO
E quella là? Quella che discorre così animatamente?
RICCI
Quella è la signora Gorio.
LUCIANO
La miniaturista?
RICCI
Sì.
LUCIANO
Voluminosa, eh?
RICCI
È la moglie del pittore Lamberto Gorio... Lo conosci?
LUCIANO
Personalmente, no. Ma gli ho fatto bocciare parecchi quadri alle esposizioni.
RICCI
E la moglie sa che sei Bernardo l'Ere...
LUCIANO
Taci!
RICCI
Allora vuoi che ti presenti?
LUCIANO
Sì, ma senza farle capire il mio nome.
RICCI
E come posso...
LUCIANO
Oh Dio! Presento io tutti i giorni della gente di cui non ricordo il nome! Il signor...
accompagna il resto, con una specie di brontolìo
e la presentazione è fatta. Stretta di mano precipitosa e si attacca discorso...
RICCI
Ah! Va bene! Il signor...
Imita il gesto e il brontolìo dell'amico. Indi, avvicinandosi alla signorina GORIO
Permette, signora Gorio? Permetta che Le presenti... La signora Gorio, miniaturista... la celebre signora Gorio, moglie del celebre...
LUCIANO le fa un grande inchino.
RICCI
continuando la presentazione
... Il mio grande amico...
LUCIANO
precipitosamente
Fortunatissimo! Ho ammirato, ho ammirato le Sue miniature... e i grandi quadri all'aperto... con magnifiche nutrici... di suo marito!
LA SIGNORA GORIO
Ah! È artista anche Lei?
LUCIANO
Io no, signora.
LA SIGNORA GORIO
No? Eppure, ha un certo non so che...
LUCIANO
Ah sì? Il non so che si sbaglia... Io sono...
a RICCI
Chi sono?
Alla signora GORIO, con amabile sorriso
Io sono un imbalsamatore... quel che si dice un tassidermista, signora... Specializzato in animali da cortile: galli, galline, colombi, portinai...
Riprendendosi
Dico: faraone.... Illusione perfetta, signora, pose al naturale... Così perfette che niente di più facile che i miei colombi, dopo un secolo, tornino a tubare come se niente fosse, e si diano alla fuga col loro cuore impagliato... Una cosa mirabile!
LA SIGNORA GORIO
che era rimasta a bocca aperta
Ma davvero? Che burlone! E che ne dice dell'arte di mio marito?
LUCIANO
Ah signora! È un'arte... Come dire? Un'arte da gente prospera... che ha digerito bene... un'arte da gente di buona salute...
LA SIGNORA GORIO
soddisfatta
Ah!
LUCIANO
Quelle balie, per esempio... Suo marito può vantarsi di aver dipinto le più prosperose balie della cristianità... con quei putti... e con quei petti... e con quei... E tutte lombarde, poi! Guardi, guardi che questo è un merito grandissimo...
LA SIGNORA GORIO
sospira
E pensare che la scuola moderna glie ne ha dette di tutti i colori! Quando Le dico che sono arrivati a stampare sui giornali che lo studio di mio marito è la latteria della pittura italiana contemporanea!
LUCIANO
indignato
Oh! La latteria! La latteria per una ventina di balie che ha dipinto... Non saranno state più di una ventina di balie...
LA SIGNORA GORIO
Ma che dice! Appena due o tre! Lo chieda a Bernardo L'Eremita che se l'è presa con mio marito senza neanche conoscerlo!
LUCIANO
volgendosi a RICCI
Ma chi è Bernardo L'Eremita?
RICCI riesce a stento a trattenere le risa.
LA SIGNORA GORIO
È un artista!
IL PITTORE FUTURISTA
Un grande artista.
LA SIGNORA GORIO
Dicono un grande artista!
LUCIANO
Io credevo che fosse il nome di un frate!
Tutti protestano
UNA VOCE
Idiota!
LUCIANO
Chi è quel grazioso signore che mi ha dato dell'idiota?
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Io.
LUCIANO
Ah sì?
Si avanza per percuoterlo. Parecchi si frappongono dicendo: «Ma no! Ma no!»...
RICCI
a LUCIANO e all'altro
Andiamo, via! Non è il caso di riscaldarsi tanto! Si discute per una questione d'arte!
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Posso aver trasceso nel dare dell'idiota...
LUCIANO
Ah! Be'!
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
E lo deploro. Ma è anche deplorevole che si parli così leggermente di un grande artista!
LUCIANO
Io parlavo del nome!
IL PITTORE FUTURISTA
Il nome! È il nome di un gambero!
LUCIANO
Appunto! Un pittore che si prende il nome di un gambero è costretto a prenderne, poi, per tutta la vita!
LA SIGNORA GORIO
Tanto più che questo gambero è un famoso ladro di conchiglie.
IL PITTORE FUTURISTA
Ma c'è gambero e gambero.
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Un momento: Bernardo L'Eremita non è un gambero qualunque, e c'è il suo perché... È un gambero che ha il senso vagabondo... il gusto delle case madreperlacee... È un esteta del genere. Ed è anche un nomade, perché quando la casa comincia a esser troppo stretta, egli la cambia.
LUCIANO
Sì: ma le case che prende di chi sono? Sono forse sue?
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
No.
LUCIANO
Allora è un ladro. Sarà gambero, ma ladro.
LA SIGNORA GORIO
giubilante
Il suo nome! Signore, mi dica per piacere il suo nome. Non l'ho capito quando me l'ha presentato Ricci.
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Ma se questo si chiama ragionare!
RICCI
a LUCIANO
E ora come te la cavi?
LA SIGNORA GORIO
Mi dica dunque per piacere il suo nome.
LUCIANO
tra l'aspettazione di tutti
Io sono... Bernardo L'Eremita.
Momento di stupore. Poi risa generali, perché nessuno gli crede. RICCI si è gettato su di una poltrona e ride come un matto.
LA SIGNORA GORIO
a RICCI
Mi dica veramente come si chiama! Me lo ha presentato Lei!
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
avanzando verso LUCIANO e guardandolo dall'alto in basso
Lei Bernardo L'Eremita? Ma Bernardo L'Eremita è un Dio!
LUCIANO
Non esageriamo!
LA SIGNORA GORIO
al SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Sarà vero?
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Ma che! Lei crede a quel chiacchierone?
RICCI
alla SIGNORA GORIO
Le assicuro che è proprio lui!
LA SIGNORA GORIO
andando verso IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE che si è gettato anche lui su di una poltrona per ridere a suo agio
C'è Ricci che assicura che è proprio lui!
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Ah! Ah! Sentite... veramente... che burlone! Però... diciamo la verità... siamo giusti! Per un imbalsamatore di animali da cortile...
LUCIANO
subitamente corrucciato gli si pianta davanti per provocarlo
Ah sì? E Lei? È proprio sicuro di non essere imbalsamato?
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Io?
LUCIANO
Ne ho visti, sa, di uomini come Lei andare in giro burbanzosi e solenni con la paglia dentro!...
RICCI e IL PITTORE FUTURISTA si mettono a sghignazzare.
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
Ma dove?
LUCIANO
Dove? Da per tutto! Forse io stesso Le ho fatto l'operazione in qualche bassa corte...
IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE
agghiacciato, va verso LA SIGNORA GORIO
Andiamo, signora Gorio! Non esce?
LA SIGNORA GORIO
Sì! Sì!
Al PITTORE FUTURISTA
Che ne dice Lei?
S'incammina per uscire. Tutti se ne vanno volgendosi indietro a guardare LUCIANO, perplessi, chiedendosi tra loro: «È lui? Sarà davvero lui?». Parecchi ridono silenziosamente alle sue spalle. IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE se ne va anche lui per ultimo alquanto burbanzoso volgendosi di tratto in tratto verso LUCIANO e soffocando le risa nel fazzoletto; ma basta che LUCIANO lo minacci con lo sguardo perché egli abbassandosi dietro un tavolino cerchi di svignarsela. A un certo punto LUCIANO si frega le mani un po' forte e questo lo fa sobbalzare e affrettare verso l'uscita. Tutti hanno abbandonato la sala. Rimangono soli RICCI e LUCIANO.