Scena seconda

LUCIANO

entrando dal fondo va dritto verso RICCI

Oh! Ricci! Come...

si guarda intorno a osservare i presenti

...come stai?

RICCI

Oh! Vieni! Vieni! Si parlava di nasi.

LUCIANO

Ah! Non si può dire che non sia un argomento di qualche rilievo...

RICCI

indicando L'UOMO CHE LEGGE IL GIORNALE

Il signore, vedi, ha ancora il suo naso originario...

LUCIANO

fingendo un grande stupore

Oh! Ma come si fa!

IL PITTORE FUTURISTA

Glielo dicevo anch'io!...

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Ma come? E lei?

LUCIANO

Io? Il mio, caro signore, ha fatto fare una rapida carriera a uno dei più ricchi uomini della mia città.

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Una rapida carriera?

RICCI

Aspetta che ti presenti... Il signor...

LUCIANO

trattenendolo

St! Ma, caro Ricci: sei tu adesso a non aver naso!

Tutti lo circondano incuriositi

Dunque è proprio necessario che io racconti questa piccola avventura? Mi venne a trovare un giorno un mio amico il quale si era ingolfato negli affari che gli andavano male perché non aveva naso: e allora gli diedi il mio con cui ha guadagnato parecchi milioni. Ma anch'io col mio naso artificiale di paraffina mi trovo benissimo. Il naso artificiale ha questo vantaggio: che si può educare come si vuole. Il mio, per esempio, l'ho educato a percepire gli odori buoni e a tralasciare quelli cattivi, mentre il naso naturale è costretto a odorare ogni cosa: e il buon Dio sa se ogni cosa odora...

RICCI

E poi venne da te quella signorina che ti voleva sposare.

LUCIANO

Già. Venne da me una donna molto carina che voleva prendermi per il naso. «Sentite – gli disse – ecco l'indirizzo del mio amico. Egli ha il mio naso con cui ha guadagnato milioni». E la inviai all'amico ricco: a quello cioè che io avevo fatto arricchire. Naturalmente l'amico l'ha sposata. Ebbene, che volete farci? La moglie è sua, ma chi la odora sono io!

Si ride. Tutti si mettono a discutere tra loro. Rimangono in disparte LUCIANO e RICCI.

LUCIANO

volgendosi intorno, chiede a RICCI

Che roba è qua dentro?

RICCI

Ma! Roba di media mondanità intellettuale. Qualche ragazzo d'ingegno e parecchie cariatidi illustri.

LUCIANO

E quella là? Quella che discorre così animatamente?

RICCI

Quella è la signora Gorio.

LUCIANO

La miniaturista?

RICCI

Sì.

LUCIANO

Voluminosa, eh?

RICCI

È la moglie del pittore Lamberto Gorio... Lo conosci?

LUCIANO

Personalmente, no. Ma gli ho fatto bocciare parecchi quadri alle esposizioni.

RICCI

E la moglie sa che sei Bernardo l'Ere...

LUCIANO

Taci!

RICCI

Allora vuoi che ti presenti?

LUCIANO

Sì, ma senza farle capire il mio nome.

RICCI

E come posso...

LUCIANO

Oh Dio! Presento io tutti i giorni della gente di cui non ricordo il nome! Il signor...

accompagna il resto, con una specie di brontolìo

e la presentazione è fatta. Stretta di mano precipitosa e si attacca discorso...

RICCI

Ah! Va bene! Il signor...

Imita il gesto e il brontolìo dell'amico. Indi, avvicinandosi alla signorina GORIO

Permette, signora Gorio? Permetta che Le presenti... La signora Gorio, miniaturista... la celebre signora Gorio, moglie del celebre...

LUCIANO le fa un grande inchino.

RICCI

continuando la presentazione

... Il mio grande amico...

LUCIANO

precipitosamente

Fortunatissimo! Ho ammirato, ho ammirato le Sue miniature... e i grandi quadri all'aperto... con magnifiche nutrici... di suo marito!

LA SIGNORA GORIO

Ah! È artista anche Lei?

LUCIANO

Io no, signora.

LA SIGNORA GORIO

No? Eppure, ha un certo non so che...

LUCIANO

Ah sì? Il non so che si sbaglia... Io sono...

a RICCI

Chi sono?

Alla signora GORIO, con amabile sorriso

Io sono un imbalsamatore... quel che si dice un tassidermista, signora... Specializzato in animali da cortile: galli, galline, colombi, portinai...

Riprendendosi

Dico: faraone.... Illusione perfetta, signora, pose al naturale... Così perfette che niente di più facile che i miei colombi, dopo un secolo, tornino a tubare come se niente fosse, e si diano alla fuga col loro cuore impagliato... Una cosa mirabile!

LA SIGNORA GORIO

che era rimasta a bocca aperta

Ma davvero? Che burlone! E che ne dice dell'arte di mio marito?

LUCIANO

Ah signora! È un'arte... Come dire? Un'arte da gente prospera... che ha digerito bene... un'arte da gente di buona salute...

LA SIGNORA GORIO

soddisfatta

Ah!

LUCIANO

Quelle balie, per esempio... Suo marito può vantarsi di aver dipinto le più prosperose balie della cristianità... con quei putti... e con quei petti... e con quei... E tutte lombarde, poi! Guardi, guardi che questo è un merito grandissimo...

LA SIGNORA GORIO

sospira

E pensare che la scuola moderna glie ne ha dette di tutti i colori! Quando Le dico che sono arrivati a stampare sui giornali che lo studio di mio marito è la latteria della pittura italiana contemporanea!

LUCIANO

indignato

Oh! La latteria! La latteria per una ventina di balie che ha dipinto... Non saranno state più di una ventina di balie...

LA SIGNORA GORIO

Ma che dice! Appena due o tre! Lo chieda a Bernardo L'Eremita che se l'è presa con mio marito senza neanche conoscerlo!

LUCIANO

volgendosi a RICCI

Ma chi è Bernardo L'Eremita?

RICCI riesce a stento a trattenere le risa.

LA SIGNORA GORIO

È un artista!

IL PITTORE FUTURISTA

Un grande artista.

LA SIGNORA GORIO

Dicono un grande artista!

LUCIANO

Io credevo che fosse il nome di un frate!

Tutti protestano

UNA VOCE

Idiota!

LUCIANO

Chi è quel grazioso signore che mi ha dato dell'idiota?

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Io.

LUCIANO

Ah sì?

Si avanza per percuoterlo. Parecchi si frappongono dicendo: «Ma no! Ma no!»...

RICCI

a LUCIANO e all'altro

Andiamo, via! Non è il caso di riscaldarsi tanto! Si discute per una questione d'arte!

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Posso aver trasceso nel dare dell'idiota...

LUCIANO

Ah! Be'!

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

E lo deploro. Ma è anche deplorevole che si parli così leggermente di un grande artista!

LUCIANO

Io parlavo del nome!

IL PITTORE FUTURISTA

Il nome! È il nome di un gambero!

LUCIANO

Appunto! Un pittore che si prende il nome di un gambero è costretto a prenderne, poi, per tutta la vita!

LA SIGNORA GORIO

Tanto più che questo gambero è un famoso ladro di conchiglie.

IL PITTORE FUTURISTA

Ma c'è gambero e gambero.

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Un momento: Bernardo L'Eremita non è un gambero qualunque, e c'è il suo perché... È un gambero che ha il senso vagabondo... il gusto delle case madreperlacee... È un esteta del genere. Ed è anche un nomade, perché quando la casa comincia a esser troppo stretta, egli la cambia.

LUCIANO

Sì: ma le case che prende di chi sono? Sono forse sue?

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

No.

LUCIANO

Allora è un ladro. Sarà gambero, ma ladro.

LA SIGNORA GORIO

giubilante

Il suo nome! Signore, mi dica per piacere il suo nome. Non l'ho capito quando me l'ha presentato Ricci.

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Ma se questo si chiama ragionare!

RICCI

a LUCIANO

E ora come te la cavi?

LA SIGNORA GORIO

Mi dica dunque per piacere il suo nome.

LUCIANO

tra l'aspettazione di tutti

Io sono... Bernardo L'Eremita.

Momento di stupore. Poi risa generali, perché nessuno gli crede. RICCI si è gettato su di una poltrona e ride come un matto.

LA SIGNORA GORIO

a RICCI

Mi dica veramente come si chiama! Me lo ha presentato Lei!

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

avanzando verso LUCIANO e guardandolo dall'alto in basso

Lei Bernardo L'Eremita? Ma Bernardo L'Eremita è un Dio!

LUCIANO

Non esageriamo!

LA SIGNORA GORIO

al SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Sarà vero?

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Ma che! Lei crede a quel chiacchierone?

RICCI

alla SIGNORA GORIO

Le assicuro che è proprio lui!

LA SIGNORA GORIO

andando verso IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE che si è gettato anche lui su di una poltrona per ridere a suo agio

C'è Ricci che assicura che è proprio lui!

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Ah! Ah! Sentite... veramente... che burlone! Però... diciamo la verità... siamo giusti! Per un imbalsamatore di animali da cortile...

LUCIANO

subitamente corrucciato gli si pianta davanti per provocarlo

Ah sì? E Lei? È proprio sicuro di non essere imbalsamato?

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Io?

LUCIANO

Ne ho visti, sa, di uomini come Lei andare in giro burbanzosi e solenni con la paglia dentro!...

RICCI e IL PITTORE FUTURISTA si mettono a sghignazzare.

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

Ma dove?

LUCIANO

Dove? Da per tutto! Forse io stesso Le ho fatto l'operazione in qualche bassa corte...

IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE

agghiacciato, va verso LA SIGNORA GORIO

Andiamo, signora Gorio! Non esce?

LA SIGNORA GORIO

Sì! Sì!

Al PITTORE FUTURISTA

Che ne dice Lei?

S'incammina per uscire. Tutti se ne vanno volgendosi indietro a guardare LUCIANO, perplessi, chiedendosi tra loro: «È lui? Sarà davvero lui?». Parecchi ridono silenziosamente alle sue spalle. IL SIGNORE CHE LEGGE IL GIORNALE se ne va anche lui per ultimo alquanto burbanzoso volgendosi di tratto in tratto verso LUCIANO e soffocando le risa nel fazzoletto; ma basta che LUCIANO lo minacci con lo sguardo perché egli abbassandosi dietro un tavolino cerchi di svignarsela. A un certo punto LUCIANO si frega le mani un po' forte e questo lo fa sobbalzare e affrettare verso l'uscita. Tutti hanno abbandonato la sala. Rimangono soli RICCI e LUCIANO.

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