SCENA TERZA.

Dott. Fox

a Barbara.

Capirete, dopo un simile scandalo, se mia figlia aveva un romanzetto per la testa, penserò io a cacciarglielo via!

Gaspare.

Oh guarda il venditore di pianeti!

Il Marito.

E chi è quell'altro?

Dott. Fox.

Giusto! Faremo i conti io e quel signore dalla zimarra verde!

Prima Maschera.

Chi sono?

Seconda Maschera.

Interroghiamoli?

Barbara.

Un momento! Glielo domando io.

Con insolente amabilità.

Signori, non è lecito in un paese di provincia darsi delle arie di mistero. Inutile nascondervi che tutti troviamo le vostre facce un po' sospette. Vi preghiamo di dirci chi siete.

Secondo Mago

al primo.

Se non hai difficoltà....

Primo Mago

tra l'attenzione di tutti, con solennità.

Noi siamo dei Maghi!

Risata generale.

Secondo Mago

stringendo ironicamente la mano al fratello.

Mi congratulo del successo che hai avuto.

Dott. Fox

guardando più che mai corrucciato il Mago della Verità.

Lei.... Lei!... Non mi darà mica a intendere di aver operato un sortilegio!... A me, che seguii sempre i dettami della scuola positiva, non è dato, per tanto, escludere l'azione della ipnosi.... Ma io voglio sapere perchè Lei si permise di farmi dire ch'io sono psichiatra per burla e che mi trascino dietro un cimitero di vittime!

Primo Mago

senza curarsi del Dottor Fox, che di questa trascuratezza si sorprende molto, si volge verso il compagno.

Gaspare

al Dottore.

Io penso che siano due pazzi.

Dott. Fox

colpito.

Bravo! Non ci avevo pensato!

Il Marito.

Andiamo: non ce ne curiamo!

Via tutti e tre.

Secondo Mago.

Andiamo via! Non invadiamo il campo della Poesia. Sta per cominciare la sua giornata e già mi sembra di udire le vibrazioni della sua luce viola diffondersi nell'aria.

Barbara

guardando curiosamente e con impertinenza i due Maghi.

Eppure vi confesso che mi piacerebbe molto risvegliarmi una mattina in mezzo a una favola! Sentirmi fluttuare tra l'irrealtà e il sogno, come mi è parso di aver sentito un po' in questi giorni... Allora chiederei a voi – che siete dei Maghi – tre cose per essere felice: un cavallo per correre fino ai confini della terra, il lutto di Osvaldo placato dalla mia gioia, e mio marito tramutato in un esploratore tra le gobbe di un cammello alla ricerca delle sorgenti di un fiume che non esiste.... Ma voi non siete dei Maghi, io non avrò un cavallo veloce come il vento, Osvaldo finirà con lo sposare la piccola figlia di un medico condotto, e io rimarrò l'eterna spostata tra la colonia d'America e la provincia di Francia, con un marito che, ben lungi dallo scoprire le sorgenti di un fiume, incomberà nella mia vita come un estraneo: e io sentirò notte e giorno pigiare i vini di Mendoza sulla mia esistenza che manca di stile.... Oh Maghi! Maghi da burla!... Maghi falsi! Se foste stati dei Maghi veri, io vi avrei, intanto, incontrati di notte, e voi mi avreste additato un lumicino lontano di cui io mi sarei infischiata.... Come Maghi moderni non vi capisco.... Mago moderno è, su parecchi milioni di uomini, un poeta! un condottiero! un distruttore! qualche cosa come un Dio che acconsenta a passare per un uomo: mentre voi mi avete piuttosto l'aria di ciurmadori camuffati da maschere!

Volge loro le spalle e bruscamente se ne va.

Primo Mago.

Te l'ho detto io che è meglio ritirarci a vita privata.

Secondo Mago.

Da che siamo riapparsi sulla terra non facciamo che brutte figure!

Primo Mago.

Eppure è piacevole! Questo ritrovarmi al di fuori del tempo imbalsama il mio spirito e mi dà quella beatitudine di cassone vuoto che tu ignori, perchè la Giustizia è sempre piena di presunzione, ma che è deliziosissima.

Secondo Mago.

Andiamo, andiamo via.... Faremo bene da ora in poi a rimanere invisibili.

Le Maschere, che dopo la partenza di Barbara si erano un po' avvicinate al gruppo dei Maghi, scoppiano a ridere e si sbandano allorchè questi si dileguano dalla destra.

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