Ai medesimi
Magnifici etc. Alcuni nostri da Carreggine erano iti al Borgo, e avevan comprate due some di farina di castagne per portarsele a casa, non sapendo che ci fusse divieto alcuno questo anno, sì perchè loro parea che questo anno è assai buona ricolta, e che le cose dovessero essere più larghe del solito, sì ancora perchè vedevano che di questa ducale provincia si lascia estraere alli sudditi di V. S. ciò che vogliano: e mentre che le some si caricavano, che ancora non si erano partite dal loco, dalla famiglia di quel vicario fur loro levate le bestie e le some, sì come côlte in frodo. Io ho voluto ricorrere a V. S. sì come a quelle che mai m'hanno negata grazia ch'io abbi loro domandata, [274] e pregarle che faccino rendere a questi poveri uomini la sua roba; che prima intendo, che questo anno non è stato fatto divieto alcuno per bando, o per altra via, che s'abbi potuto intendere che le robe che si vogliono per uso suo non possino ire fuora; e poi queste some sono state prese prima che si siano partite del loco, chè pure, quando apparisse che ci fusse frodo, l'uomo suddito delle S. V., che le ha vendute a persone che non le possano estraere, doverìa essere punito; chè esso non può avere la scusa di non sapere li ordini, come per la verità l'hanno questi nostri di Carreggine, chè questi sono forestieri e non sanno quello che di tempo in tempo, secondo li bisogni, sia determinato. In somma, io prego V. S. che quelli boni portamenti che tuttavia io uso verso li suoi sudditi, anco esse voglino che siano usati verso quelli del mio illustrissimo Signore: in buona grazia delle quali mi raccomando.
Castelnovi, 24 februarii 1525.