Ai medesimi
Magnifici ac potentes domini mei observandissimi. Verrà dalle S. V. prete Giovanni da Mulassana, e narrerà a quelle li mali portamenti di prete Martino da Vergemoli, e massime il minacciare li fa d'andarli alla casa con gente, se lui non si accorda seco: e perchè sono certo che le S. V. amano la [278] giustizia, e non hanno men caro li sudditi del signor Duca che li suoi proprii, prego quelle che voglino fare qualche provvisione che quel prete Martino non li abbi ed innovare cosa alcuna, e che sia il vescovo che giudichi fra loro, e non le armi, perchè ne porria resultare qualche grande scandalo. Circa quelli di Valico, in risposta dico alle S. V., che, trovandomi alla fine del mio officio, non passeranno 8 o dieci giorni che io verrò costì in persona, e menerò meco qualche uomini di Valico, e avanti che io parti di costì piglieremo quel più espediente modo che parerà alle S. V., acciò che innanzi che io parti di qua, si operi questo bono effetto che esso Belgrado sia liberato, e quelli di Motrone e di Valico restino boni amici. E alle S. V. mi raccomando.
Ex Castronovo Carfagnane, 29 maii 1525.